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Il mare scivolava nella notte

bianca carezza sulla pelle nuda

tepore dell’acqua, sul fondale la luna

in penombra

Lento, lento dondolava

In fondo, in fondo una farfalla

trasportata dalle correnti marine

si posò sulla posidonia

Verde fanciulla

Adorava stare lì

Il vortice si creò in mezzo al mare

non la turbò

Farfalla marina

aveva un solo amore

e scavava, scavava in fondo, in fondo

Giorno del giorno nuovo

Saliva e scendeva sulla sua altalena

Bambola dei sogni insonni

Senza fine

Viveva di parole

La sua poesia

Era sazia del suo amore

Dalla pagina dei sogni un giorno se ne andò

Volò via

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