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A.  MUA
RIASSUNTO
In seguito ad alcune raccolte effettuate dall’autore viene descritta ed illustrata Russula nuragica una interessante specie della flora micologica mediterranea.

ABSTRACT
Following some collections collected by the author, is described and illustrated Russula nuragica an interesting species of Mediterranean mycological flora.

Parole chiave: Russulales, Russulaceae, Russula nuragica, Sardegna

Key word: Russulales, Russulaceae, Russula nuragica, Sardinya.

INTRODUZIONE
La Sardegna è una terra molto ricca dal punto di vista micologico, spesso foriera di nuove specie. In questo primo contributo si vuole presentare una specie la cui conoscenza ha avuto origine proprio nell’isola.

MATERIALI E METODI
Lo studio morfologico è stato effettuato su esemplari freschi. Le reazioni macrochimiche sono state effettuate con i seguenti reagenti: FeSO4, Fenolo 2%, Tintura di guaiaco. Lo studio microscopico è stato effettuato su esemplari freschi e su exsiccata utilizzando i seguenti coloranti e reagenti: Rosso Congo al 2% oppure Floxina per lo studio generale; il reagente di Melzer (Melzer 1924) per lo studio delle spore; la Sulfovanillina (SV) (Basso 2005) per lo studio dei dermatocistidi e dei cistidi imeniali, ottenuta estemporaneamente miscelando Acido solforico al 70% con polvere di Vanillina; la Fucsina basica con successivo lavaggio in Acido cloridrico e osservazione in acqua per lo studio delle eventuali incrostazioni delle ife primordiali e dei dermatocistidi (Melzer 1934).

Gli exsiccata sono stati rigonfiati con Ammoniaca al 3%. I preparati sono stati osservati con microscopio Motic. I dati relativi alle misure sporali sono il risultato di un numero maggiore di 32 misurazioni ottenute da deposito sporale e ottenuti da più raccolte come indicato da Parmasto&Parmasto (1987).

Il dato relativo alle dimensioni sporali, lunghezza e larghezza, è composto da un primo numero tra parentesi che rappresenta le spore più piccole, un secondo numero senza parentesi che rappresenta il valore minore ottenuto dalla deviazione standard, un terzo numero, sottolineato, che indica il valore medio, un quarto numero che individua il valore maggiore ricavato dalla deviazione standard ed infine l’ultimo valore è quello relativo alle spore più grandi. Il Qm (Quoziente medio) è dato dalla media aritmetica dei quozienti delle singole spore (Bas, 1969). Il quoziente di una spora è il rapporto tra lunghezza e larghezza. Dalle misurazioni sono escluse le decorazioni e l’apicolo.

Il materiale relativo alle raccolte è conservato presso l’erbario personale dell’autore. Le immagini macroscopiche sono state ottenute dalla fotocamera Canon 450D, quelle microscopiche da macchina Motic.

DESCRIZIONE

Russula nuragica Sarnari 1986 (B.G.M.B. XXIX 1-2) (Fig.1)

Etimologia: nuragica: relativa ai nuraghi, per indicare la terra della prima raccolta: la Sardegna

Fig. 1 – Russula nuragica Sarnari 1986

Cappello: 4-8 cm, emisferico poi convesso infine piano-depresso, margine leggermente scanalato, soprattutto a maturità. Cuticola separabile per metà raggio, viscidula soprattutto al centro, brillante, di colore piuttosto variabile, viola-lilla, rosa-lilacina, grigio-verdastra, con tonalità più chiare al centro, verso il giallo.

Lamelle: adnate, mediamente spaziate, un po’ ottuse in avanti, con profilo rettilineo, raramente un po’ ventricose, intercalate da poche lamellule, intervenate con rare biforcazioni, il colore è giallo pallido in gioventù, via via più scuro con l’età.
Sporata giallo chiaro (IVb del Codice Romagnesi).
Gambo: 50-10 cm, subcilindrico, clavato, leggermente corrugato, macchiato di ruggine verso la base, ingrigente per umidità, farcito poi cavernoso
Carne: bianca poi leggermente ingrigente. Odore subnullo, sapore mite.
Reazioni macrochimiche sulla carne: FeSO4: rosa-arancio pallido; Tintura di Guaiaco: reazione debolmente positiva e lenta. Fenolo: reazione lentamente bruna.
Commestibilità: non accertata, presumibilmente innocua.
Microscopia: Spore 7-8×6,5-8 µm, Qm = 1,17, ellissoidali, crestate, subreticolate o reticolate, plaga amiloide (Fig. 2 ). Basidi 40-60×11-13,5 µm, clavati, tetrasporici. Cistidi 60-100×11-15 µm, fusiformi con appendice apicale. Pileipellis: leggermente gelificata, costituita da peli larghi 2-4 µm, disposti a tricoderma; ricchi di granuli di pigmento rossastro (Fig. 3); dermatocistidi cilindrici, unicellulari, eccezionalmente con un setto, spesso mucronati, larghi 4-8 µm (Fig. 4).
Habitat: sotto querce mediterranee in zona calcarea, soprattutto presso lecci ed in presenza di rosacee.

Fig. 2 – Spore
Fig. 3 – Pigmento ife della pileipellis
Fig. 4 – Pileipellis con dermatocisti

Diffusione: la raccolta tipo (Holotypus) proviene da un bosco di Quercus suber situato il in loc. Tortosinele (S’Ena Iloghe) nei pressi di Oliena (NU) (Sarnari, 1986. a) successivamente lo stesso Sarnari (1986. b) la segnala per il centro Italia soprattutto in boschi di Quercus cerris, sempre con presenza di rosacee (Crataegus oxyacantha). M. Bon (1988) l’ha segnalata per la Francia meridionale, Monedero García (2011) per la Spagna.

Raccolte studiate: 13/12/2014 Iglesias, loc. Mamenga, bosco di Quercus ilex, legit Alberto Mua, Marco Casula e Massimo Sanna. 25/05/2018, Gadoni, loc. FuntanaRaminosa, bosco di Quercus ilex con presenza di Crataegus monogyna, legit Alberto Mua.

OSSERVAZIONI
Specie non comune, riconoscibile per gambo ingrigente e clavato, le lamelle gialle e la carne mite o appena piccante nelle lamelle, le spore con creste spesse, subreticolate, i dermatocistidi normalmente unicellulari spesso mucronati, l’habitat presso querce mediterranee su suolo calcareo.
Alcune specie simili con le quali può essere confusa sono:
Russula parodorata Sarnari, che si differenzia per la tendenza ad ingiallire piuttosto che ingrigire, per la reazione immediata ed intensa alla tintura di guaiaco, per i dermatocistidi più spesso settati e i peli della pileipellis piuttosto spessi. (Sarnari, 1999).
Russula odorata Romagnesi, si differenzia poiché è specie decisamente ingiallente ed emana un forte odore fruttato. Facilmente differenziabile anche microscopicamente per i peli cuticolari multisettati (Romagnesi, 1967).
Russula cessans A. Pearson, simile per dimensioni e colore delle lamelle è diversa per il colore monotono rosso-rosa della cuticola pileica e per la crescita sotto Pinus sp. pl. (Pearson,1950)

Posizione tassonomica: R. nuragica, secondo la sistematica di Sarnari, si inserisce nel sottogenere Russula, sezione Polychromae, sottosezione Integriforminae.

BIBLIOGRAFIA

Bas C., 1969.Morphology and subdivision of Amanita and a monograph of its section Lepidella. Persoonia 5 (4): 299-333.

Basso M.T., 2005. Manuale di microscopia dei funghi. Libreria Mykoflora. Alassio.

Bon M., 1988.Quelques Russules des chênaies verts et cistaies. Bull. Fed. Myc. Dauphiné-Savoie 108: 10-14.

Melzer V., 1924. L’ornamentation des spores des Russules. Bull. Soc. Myc. France 40: 78-81.

Melzer V., 1934.Contribution à l’étude microscopique des Russules. Bull. Soc. Myc. France. 26: 49-125.

Monedero G., 2011, El Género Russula el la Península Ibérica, Centro de Estudios micológicos de Euskadi.

Parmasto E. & Parmasto I., 1987. Variation in Basidiospores in the Hymenomycetes and its significante to their taxonomy. Bibliotheca Mycologica 115.

Pearson. A.A., l950. Russula cessans. The naturalist: 101.

Romagnesi H., 1967. Les Russules d’Europe et d’Afrique du Nord. Bordas. Paris.

Sarnari M. 1986 a. Russula nuove e interessanti dell’Italia centrale e mediterranea 3° contributo. Bollettino del Gruppo Micologico Bresadola, XXIX (1-2): 4-18.

Sarnari M., 1986 b. Russula nuove e interessanti dell’Italia centrale e mediterranea 5° contributo. Bollettino del Gruppo Micologico Bresadola, XXIX (5-6): 262 272.

Sarnari M., 1999. Russula parodorata Sarnari nom. nov. Rivista di Micologia 42 (1): 26.

Sarnari M., 2005. Monografia illustrata del genere Russula in Europa tomo 2. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici. Trento

AUTORE
Alberto Mua
Via Spano 8, 09045 Quartu S. Elena (CA), Italy. Email: albermua@tiscali.it

PDF al seguente link
Studio_russula_querceti_mediterranei

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