La Poesia è uno stato di grazia che investe quegli animi capaci di provare emozioni e sentimenti, ma soprattutto è quella forma d’arte che si avvera anche grazie a chi trova il coraggio di esprimerla, dichiarando la propria sensibilità. L’espressività è importante, come certamente lo è anche il metodo, ma è sorprendente quanto la scolarizzazione, talvolta, sia ininfluente ad aprire la via alla musa ispiratrice, che talvolta inciampa proprio sul preteso rigore della metrica che talvolta offusca quell’umanità di cui i versi s’hanno da intridere.
Accarezzati dal lungo e turbolento soffio dell’Oceano Atlantico i vitigni utilizzati in questa annata, i quali si trovano su suoli di argilla e scisto, sono stati l’Alicante Bouschet, la Periquita, la Trincadeira e l’Aragonez, poi vinificati separatamente in acciaio inox con macerazione e fermentazione variabile in durata dai 7 ai 15 giorni, per poi affinare in barrique di rovere francese per un anno.
La genuina vocazione al dialogo culturale ed alla territorialità dell’Associazione Italiana Sommelier, da sempre sospinta a collaborare per progetti di valore, non poteva che sortire una cooperazione da parte della presidenza campana con Mosaico per Procida, la bottiglia celebrativa nata dall’idea di Roberto Cipresso e da Identità Mediterranea, associazione culturale fondata da Gaetano Cataldo, a sua volta sommelier professionista e sostenitore ultradecennale dell’AIS.
Una famiglia procidana con una piccola attività chiamata Il Riccio Apartaments si innamora del progetto Mosaico per Procida e decide di fare una libera donazione all’associazione Identità Mediterranea che ne segue gli sviluppi, dietro cui otterrà delle bottiglie in omaggio. Un segno di grande affetto per Procida ed un esempio tipico di famiglia mediterranea.
Chiuderà sabato 6 novembre alla 11:00 presso la sala conferenze del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, integrato nello splendido castello aragonese di Baia, la V edizione di Campi Flegrei in Fiore.
Ci sono due cose fondamentali a qualificare un territorio e sono esattamente chi lo abita e ciò che esso contiene. Se chi abita una terra ha consapevolezza di ciò che essa offre probabilmente non resterà indifferente alla sua bellezza, alla sua storia ed alle sue tradizioni, anzi: condividendo il valore territoriale innanzitutto con le persone che vi vivono si andranno ad alimentare sia il culto di quella terra che la memoria collettiva la quale, nella profondità delle radici in cui affonda il passato, diventa memoria storica.
L’Estasi in Ascesa Moscato di Trani del 2018 ondeggia nel calice come velluto liquido dal biondo dorato, lasciando tracce di buona densità. I suoi profumi ammalianti danno aspettativa di dolcezza nelle sue note di uva spina e fiori di arancio, albicocca matura, mela champagne e guayaba con rintocchi di salvia essiccata ed una scia finale di crema pasticcera, ma al palato giunge da subito il disinganno: una tensione sapida che primeggia sulla freschezza, quest’ultima a rendere succoso il sorso, avviluppate in voluttuosa rotondità.
Il Prosecco è un fenomeno nazionalpopolare ed in quanto tale dovrebbe poter essere valorizzato e protetto in tutte le espressioni che lo rendono degno di essere bevuto e contemplarlo fieramente tra le eccellenze del Made in Italy… a partire dagli italiani stessi s’intende!
Il senso dell’olfatto, tutt’oggi il più sottovalutato tra i cinque sensi, è quello che forse incide di più sull’inconscio, il quale elabora e raccoglie un’infinità di informazioni al di là della nostra volontà ed immaginazione. È grazie all’olfatto, tra l’altro il senso più collegato alla vista ed al tatto, che riusciamo a rievocare dalla dimensione inconscia un evento o un’esperienza passata dopo aver sentito un determinato odore e per estensione, potremmo dire, dopo aver percepito un determinato sapore.
Un italiano dovrebbe perdere temporaneamente la memoria per qualche giorno, così, giusto per ritrovarsi in una città d’arte, dentro una pinacoteca, nel bel mezzo di un paesaggio o di un sito archeologico del suo Paese per poter ricevere la benedizione di un grande dono: poter guardare tutto ciò con gli occhi di un bambino o di uno straniero al fine di provare lo stesso rapimento che gli animi sensibili provano quando vengono colpiti dalla sindrome di Stendhal, atterriti dalla magnificente bellezza di cui sono circondati…
Si è stimato che un ulteriore fermo delle attività produttive impattanti per l’ambiente per un periodo di 45 giorni eviterebbe nei soli paesi membri della comunità europea ben 145 milioni di emissioni, corrispondenti ad un calo annuo del 5%. Tutto questo ha oltretutto dimostrato che nella sola Cina il miglioramento dell’atmosfera ha evitato le morti di 4000 bambini e 73 mila anziani, grazie alla drastica riduzione degli agenti inquinanti: numeri che fanno non poco riflettere sulle principali cause di mortalità a livello mondiale, soprattutto se si considera che, rispetto alle vittime del coronavirus, il numero di persone salvate è 20 volte superiore.
L’estensione degli ettari vitati di proprietà dell’Azienda Agricola Bellaria e la loro diversificata ubicazione nel territorio avellinese è una dimostrazione di quanto le cantine della famiglia Maffei, con sede a Montefalcione, abbiano a cuore i concetti di zonazione e di vocazionalità del terreno a seconda dei vitigni di riferimento.
Per la grande affidabilità del pescato, per la cucina tradizionale e per i colori di cui si tinge il locale costituisce proprio il tipico esempio di trattoria mediterranea.