• Il Viognier, varietà francese proveniente dalla Valle del Rodano, è stata adottata dalle cantine Ômina Romana, così come per tutti gli altri cultivar viticoli, perché dopo attenti studi sul terroir veliterno è stato possibile confermare la vocazionalità dei suoli ove il vigneto è stato messo a dimora, confermando, nella natura vulcanica con matrice franco sabbiosa degli stessi, l’alto potenziale espressivo del vino che questa azienda produce.

  • Il Satyricon è un vino che per quanto sia degno di ogni lode non si spiega ma si beve, come probabilmente direbbe il suo autore tagliando corto, e si contempla bevendo e ridendo con gli amici, magari ascoltando che coss’è l’amor di Capossela, canzone mai troppo scontata davanti a dei fumanti fusilli avellinese col ragù misto nel tegamino.

  • L’estensione degli ettari vitati di proprietà dell’Azienda Agricola Bellaria e la loro diversificata ubicazione nel territorio avellinese è una dimostrazione di quanto le cantine della famiglia Maffei, con sede a Montefalcione, abbiano a cuore i concetti di zonazione e di vocazionalità del terreno a seconda dei vitigni di riferimento.

  • L’Humus Curtimenta 2017 potrebbe rientrare nel disciplinare della denominazione di origine Óbidos, ma volutamente Rodrigo preferisce restare in quella dei vinhos regionais de Lisboa, fino al 2009 denominati vinhos regionais de Estremadura; per questo vino bianco la fermentazione si innesca spontaneamente in un range di 5 o 6 giorni in botti usate, per macerare sulle bucce per ben tre mesi, senza trattamenti né filtraggi di alcun genere. Un vino davvero molto creativo se si pensa che, oltre ad essere un blend di Arinto, detta anche Pederna, e Sauvignon Blanc, vede l’aggiunta di Touriga Nacional appena pressata e dunque vinificata in bianco.