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Teatro Romano di Nora -10 luglio > 5 agosto 2015 – ore 20.00

venerdì 10 luglio
#KOI / CANTANDO DANZAVAMO
di e con Chiara Murru / Frantziscu Medda/ Arrogalla

sabato 11 luglio
GIOCANDO CON ORLANDO – ASSOLO
con Stefano Accorsi

domenica 12 luglio
INFERNO NOVECENTO
con Sandro Lombardi e David Riondino

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Carbonia / Anfiteatro di Monte Sirai
sabato 11 luglio – ore 22
#KOI / CANTANDO DANZAVAMO
di e con Chiara Murru / Frantziscu Medda/ Arrogalla

Si alza il sipario sul XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” al Teatro Romano di Nora: parole, suoni e visioni per un omaggio ai Grandi Maestri d’arte e di vita, con undici spettacoli in cartellone dal 10 luglio al 5 agosto 2015, rigorosamente al tramonto, per la storica kermesse organizzata dal CeDAC (che quest’anno sbarca anche a Carbonia e Alghero).

Dopo il concerto delle “Voci Nomadi” all’Ex Municipio di via Nora a Pula (il 1 luglio) spazio ad una performance che intreccia riti mediterranei e sonorità contemporanee: sarà infatti “#KOI / cantando danzavamo”, interessante progetto site specific ideato da Chiara Murru con elaborazioni elettroniche e live set a cura di Frantzisku Medda/ Arrogalla a dare il la – venerdì 10 luglio alle 20 – all’intrigante programma pensato per il palcoscenico sospeso tra cielo e mare.
Un evento speciale (fuori abbonamento) e di grande suggestione, ispirato alla mitografia reinventata da Sergio Atzeni con “Passavamo sulla terra leggeri”, in cui l’enigmatica maschera del “mamuthone” si sposa alle danze sacre e profane degli abitanti delle opposte sponde del Mediterraneo, e si arricchisce di nuovi significati, all’interno dell’installazione sonora creata da Frantzisku Medda/ Arrogalla.

Le radici della cultura sarda – e il mistero delle origini e della storia del popolo dei nuraghi – rivivono in una rilettura contemporanea fra danza, teatro e musica: i performers (Céline Brynart, Luisella Conti, Antonio Iavarone, Giulia Izza, Elena Muresu, Chiara Murru, Samuel Puggioni) daranno forma ad un’inedita coreografia fra echi ancestrali e moderne pulsazioni, voci del vento e della natura catturate e rimodulate a comporre una partitura rigorosa ma aperta a nuove sollecitazioni e contaminazioni, in un dialogo ininterrotto con la realtà circostante.
* * *
“#KOI / cantando danzavamo” – in una nuova versione modellata sul paesaggio e sui monumenti del sito archeologico – sarà anche – sabato 11 luglio ma alle 22 – all’Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia, per il secondo appuntamento del trittico della “Notte dei Poeti” firmata CeDAC (dopo il concerto di The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge), nel segno di Sergio Atzeni fra arcani riti e nuovi ambienti sonori.

Il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” a Nora entrerà poi nel vivo – sabato 11 luglio alle 20 – con Stefano Accorsi e il suo “Giocando con Orlando – Assolo”: una vertiginosa cavalcata sulle ottave del poema cavalleresco di Ludovico Ariosto, fra epici duelli e feroci battaglie, apparizioni e incantesimi, fughe e inseguimenti, in una giostra delle passioni, finché la scoperta della liaison tra la bella Angelica e Medoro scatenerà la follia del paladino innamorato.
L’attore bolognese – icona del nostro cinema (dopo un’apparizione in “Fratelli e sorelle” di Pupi Avati) dal successo di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” a “L’ultimo bacio” e “Radiofreccia” (premiato con il David di Donatello), e ancora i film di Ferzan Özpetek (“Le fate ignoranti” e “Saturno contro”), fino a “Un viaggio chiamato amore” (Coppa Volpi a Venezia) e “L’arbitro” di Paolo Zucca – si cimenta con le ottave ariostesche, nell’adattamento di Marco Baliani, trasportando sulla scena l’intricata trama ispirata al ciclo carolingio.
«Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese» rivivono così in una raffinata e virtuosistica prova d’artista, in cui Stefano Accorsi fa riecheggiare la metrica e gli accenti dei versi, evocando la temperatura emotiva e i contrastanti pensieri, quasi dipingendo con le parole i variopinti affreschi di un mondo ormai perduto, e in gran parte immaginato e idealizzato, in cui però affiorano drammi e gelosie, impulsi e timori, prudenti consigli ed eroici slanci assolutamente e inconfondibilmente umani, perfino troppo umani.

Sarà poi la volta – domenica 12 luglio ancora alle 20 – di “Inferno Novecento/ Dante e il grande giornalismo del Secolo Breve”, uno spettacolo di Federico Tiezzi, da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, con Sandro Lombardi e David Riondino alle prese con la lingua immaginifica e impervia della “Commedia”, in una rilettura che accosta e mescola la poesia alla cronaca, cercando e accentuando analogie e differenze tra l’Italia delle Signorie e dei Comuni e la storia del Novecento.
Un viaggio – non meno periglioso della metaforica discesa agli Inferi narrata dal Poeta – fra luci e ombre di un capitolo complesso del nostro recente passato, fra pagine tragiche e grottesche, rivoluzioni politiche e culturali e grandi mutazioni sociali ed economiche: un itinerario a ritroso in un’età che ha visto orrori indicibili e scoperte straordinarie, invenzioni e innovazioni tecnologiche trasformate in strumenti di morte, come in un ciclo di distruzione e rinascita sotto l’imperio dell’atomo, e ancora l’apice e il declino dell’Occidente, la dichiarata coscienza della “banalità del male” e la sua (inevitabile) reiterazione.
La crudeltà della storia – in realtà una nuda sequenza di fatti che può essere letta e interpretata secondo prospettive differenti – fa pendant con la lucida analisi e il vivido affresco di un’umanità colpevole ma non pentita, nel ritmo incessante delle terzine dantesche: i protagonisti dell “Inferno” si confrontano con le personalità di spicco del ventesimo secolo, da Lady Diana e Dodi Al Fayed, alla bellissima e sfortunata Marilyn Monroe, passando per Giulio Andreotti, senza dimenticare Andy Warhol o Pier Paolo Pasolini. Il mestiere delle armi – ora come allora – determina i destini dei popoli e l’inizio e la fine di una civiltà: guerre, invasioni e pestilenze dopo l’Anno Mille trovano riscontro nei momenti cruciali della storia recente (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…).

GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” al Teatro Romano di Nora prosegue – fra prosa e poesia, musica e danza – fino al 5 agosto; spazio alle canzoni d’autore (il 17 luglio) con Ivan Segreto in Trio, poi la parola affabulante di Testori (il 18) nell’“Edipus” messo in scena da Leo Muscato e interpretato da Eugenio Allegri (vent’anni dopo la fortunata versione di Federico Tiezzi con Sandro Lombardi); sul palco anche Erri De Luca, autore e interprete (il 19) de “La Musica Provata” sulle note del Quartetto di Stefano Di Battista impreziosite dalla voce di Nicky Nicolai.
Teatro e danza per il weekend dal 24 al 26 luglio con “I segreti di Arlecchino” di e con Enrico Bonavera, che segna lo sbarco a Nora dei Teatri di Mare della Compagnia Çàjka; poi il Balletto Teatro di Torino con “In Chopin” di Marco De Alteriis, con la partecipazione straordinaria di Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta (primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano) e – direttamente dal Festival di Spoleto – “Io sono Misia” di Vittorio Cielo, ispirato alla regina della Belle Epoque, pianista di talento e musa di celebri artisti, con Lucrezia Lante della Rovere.
Suggellano – in agosto – La Notte dei Poeti di Nora il “Contemporary Tango” del Balletto di Roma (il 1) con Kledi Kladiu e (il 5) il recital del duo formato dalla violinista Anna Tifu e dalla pianista Gloria Campaner – da Schumann a Ravel

La Notte dei Poeti a Pula
Mostre, laboratori e parate spettacolari animeranno il centro storico di Pula tra luglio e agosto: l’ex Municipio – che diventerà la Casa del Festival – ospiterà una mostra fotografica su “Gli antichi scavi di Nora” (in Collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna) e l’esposizione Appunti da “70 Solitudini e un Coro” con le miniature di Lea Karen Gramsdorff e Simone Dulcis, per una sinestesia tra musica e arti visive. Si potranno ammirare le opere di “Maria Lai al telaio” – una selezione dei lavori delle tessitrici della Cooperativa Su Marmuri, in collaborazione con Arteficio – accanto agli ateliers di artigiani locali e a una mostra mercato delle loro produzioni; e per gli amanti della decima musa anche una rassegna di Cinema d’Autore pensata per grandi e piccini (in collaborazione con Spazio 2001).
Letteratura, teatro e poesia ispirano pièces come “Cantar l’Altrove” con Marta Proietti Orzella e il viaggio tra mito e storia di “Rovine/ Lasciate libero il passato” di Rossella Dassu, sulle tracce dell’antica “città sommersa”; e per i giovanissimi – oltre a lezioni per piccoli giardinieri e un divertente “baratto dei giocattoli” – il laboratorio “Il Pinocchio lo facciamo noi” a cura del costumista, scenografo e regista Marco Nateri; e in giro per le vie e le piazze sarà possibile incontrare le “Matte Maschere Maccus” inventate da Virginia Viviano e lasciarsi coinvolgere da “La discesa dei giullari” orchestrata da Maurizio Giordo, fra acrobazie di teatro-circo e giullarate medioevali.

XXXIII Festival La Notte dei Poeti – anche a Carbonia e Alghero
Trittico sonoro a Carbonia per La Notte dei Poeti: incipit il 5 luglio con The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge (eccezionalmente all’Arena Mirastelle accanto al Teatro Centrale), poi all’Anfiteatro di Monte Sirai (presso l’omonimo sito archeologico) l’11 luglio alle 22 “# KOI/ cantando danzavamo” e infine domenica 26 luglio Roundella, eclettica formazione della cantante Francesca Corrias, sulle note di “Biography”.

Ne Lo Quarter ad Alghero La Notte dei Poeti comincia invece il 18 luglio con la musica di Ivan Segreto, per proseguire con la danza di “In Chopin” e “Contemporary Tango”; e ancora il nuovo progetto (in acustico) di Irene Grandi; il duo Anna Tifu-Gloria Campaner e la Jazz (R)evolution di Baba Sissoko, Antonello Salis e Famoudou Don Moye.

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