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<Com’era magnifico poi correre nella chiara mattina verso il cuore della Sardegna, sul piccolo treno che era a noi così familiare>, così lo scrittore inglese Lawrence parla del suo viaggio da Mandas a Sorgono del 1921, in quella Sardegna che “non assomiglia a nessun luogo”, dove poco tempo prima gli italiani avevano costruito ferrovie e strade per gli autobus. La stessa linea oggi non è più usata per il trasporto pubblico, escluso il breve tratto Mandas-Isili. I binari storici di Lawrence oggi tornano in vita durante la bella stagione, quando la linea viene aperta al traffico turistico. Per promuoverla e portare esploratori e curiosi in un viaggio nel passato è nata a Belvì qualche mese fa l’Associazione Turistica Trenino del Centro Sardegna, che, grazie all’attività promotrice dell’agenzia di viaggi Incantos, ha coinvolto società di servizi turistici, ristoratori e albergatori dei paesi della tratta.

Foto Mario Dessì

Il progetto vuole conquistare la fiducia dei viaggiatori di tutto il mondo, offrendo loro l’esperienza di un viaggio unico, contraddistinto dal marchio “Barbagia Express”, che utilizza come suo vettore il Trenino Verde. Si parte su automotrici datate 1956, da 50 posti, e l’obiettivo è quello di creare dei pacchetti emozionali con percorsi enogastronomici e naturali, la visita a siti di particolare interesse culturale, la partecipazione alle sagre, che permettano una profonda conoscenza del territorio. Lungo il vecchio tracciato ferroviario, sono stati sviluppati diversi itinerari rivolti ad un pubblico sardo, nazionale ed internazionale, per un turismo di bassa e alta stagione, che metta in risalto le tipicità dei diversi paesi. Così se a Isili si assisterà alla lavorazione del rame, a Laconi si faranno i percorsi religiosi, a Meana sardo ci si perderà nell’archeologia, si visiteranno le varie botteghe artigiane della Barbagia, come quelle del torrone e campanacci a Tonara, delle candele a Desulo e della carapigna ad Aritzo, e ci si lascerà incantare dal vino e dai reperti storici del Mandrolisai.

Il primo viaggio con treno targato “Barbagia Express” si è effettuato il 23 Aprile scorso e ha portato i turisti nel cuore della Sardegna, a Belvì, per una giornata ricca di cultura e tradizioni. Son stati coinvolti anche gli abitanti e le scolaresche della zona. Così, mentre i viaggiatori provenienti da Mandas si sono fermati a Belvì per il pranzo con i pastori e la lavorazione delle caschettes, il trenino ha proseguito il suo viaggio fino a Sorgono, ospitando a bordo bambini accompagnati dai genitori nelle stazioni di Belvì e Monte ‘e Corte.

Foto Mario Dessì

Questo primo esperimento è stato utile per capire meglio come sfruttare i treni a noleggio con guida a bordo, favorendo un turismo ferroviario che in Europa è molto diffuso. Al di là dei vari eventi dal forte richiamo culturale che l’Associazione si propone di organizzare lungo la tratta, anche solo il viaggio in treno è qualcosa di magico, ed è importante che questa tratta, decantata dai viaggiatori del primo novecento, non resti solo un cimelio storico inutilizzato. Si tratta, infatti, di una linea di montagna a scartamento ridotto: il piccolo treno viaggia a 25 km/h e dai suoi finestrini si possono ammirare luoghi non raggiungibili in auto, con tutta la natura che esplode in primavera e offre, tra le tante cose, il bellissimo panorama dei ciliegi in fiore. Si passa, inoltre, su ponti del 1888, solidissimi, giganti dall’architettura straordinaria, che sembrano un tutt’uno col territorio. Le vecchie stazioni incantate, poi, riportano il visitatore nel passato di una Sardegna a cavallo tra antico e moderno, un forte contrasto con un presente caratterizzato da scarsi trasporti.
Affinché l’iniziativa non resti solo un’utopia, sarà necessario che tutti ci credano, non solo i soci promotori, che nutrono un forte entusiasmo. Amministrazioni locali, cittadini e operatori economici, turistici e culturali dell’ampia zona coinvolta, che comprende Marmilla, Barbagia e Mandrolisai, dovranno dare il loro contributo affinché il turismo ferroviario in Sardegna diventi una realtà e un’opportunità per tutti.

Daniela Melis

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