La prima cosa che si scorge, senza necessariamente conoscere il suo iter studiorum, è che nel cuore di Nicolò Grippaldi, classe ‘86 e vignaiolo biodinamico, c’è una visione kantiana della vita e della vigna: il cielo stellato sopra le sue vigne riflesso in un suo personale ed intimo codice interiore che a poco a poco esce dalle sue mani e si traduce in ostinato lavoro ed in una carezza per ogni grappolo amorevolmente portato a maturazione.
Il paesaggio che si riesce ad ammirare nei pressi di Sennori, piccolo paesino nella regione storica della Romangia di poco più di 7000 abitanti, è davvero incantevole, colmo di bellezze naturalistiche e di rilevanti testimonianze storiche: macchia mediterranea a perdita d’occhio, frutteti, oliveti e vigne costituiscono la cornice che all’azzurro del Golfo dell’Asinara in una zona in cui non mancano ruderi nuragici, castra romani e resti di insediamenti medievali, giudicali ed aragonesi in una delle aree più floride del Logudoro, vasto territorio centro-settentrionale della Sardegna che un tempo corrispondeva all’antico Giudicato di Torres
si capisce benissimo quanto il progetto di Cascina degli Ulivi, comprendente il vino, l’agricoltura e l’allevamento, sia un progetto molto più ampio, improntato sul legame tra l’uomo e la terra e sul rapporto tra la salute dell’uomo e quella dell’ambiente stesso.