Ci sono molti modi di vivere il Mare ed essere parte della grande categoria della Gente di Mare: questa è quella di Nicola Zecchillo.
Ci sono due cose fondamentali a qualificare un territorio e sono esattamente chi lo abita e ciò che esso contiene. Se chi abita una terra ha consapevolezza di ciò che essa offre probabilmente non resterà indifferente alla sua bellezza, alla sua storia ed alle sue tradizioni, anzi: condividendo il valore territoriale innanzitutto con le persone che vi vivono si andranno ad alimentare sia il culto di quella terra che la memoria collettiva la quale, nella profondità delle radici in cui affonda il passato, diventa memoria storica.
L’Estasi in Ascesa Moscato di Trani del 2018 ondeggia nel calice come velluto liquido dal biondo dorato, lasciando tracce di buona densità. I suoi profumi ammalianti danno aspettativa di dolcezza nelle sue note di uva spina e fiori di arancio, albicocca matura, mela champagne e guayaba con rintocchi di salvia essiccata ed una scia finale di crema pasticcera, ma al palato giunge da subito il disinganno: una tensione sapida che primeggia sulla freschezza, quest’ultima a rendere succoso il sorso, avviluppate in voluttuosa rotondità.
Il Moscato di Trani è tra i vini più rinomati di Puglia già dal Medioevo, apprezzato tanto dai commercianti veneziani che dai nobili e regnanti del Regno delle Due Sicilie; definito nel ‘500 “tanto eccellente ch’è cosa molto delicata da gustare” da Fra’ Leandro Alberti nel suo “Descrittione di tutta l’Italia” il vino otterrà la Denominazione di Origine Controllata nel 1974 e Franco Di Filippo, vignaiolo scrupoloso della vecchia guardia, ne è fedele interprete.