La nuova El Dorado della gastronomia campana è indubbiamente il Piennolo, il famoso pomodorino pizzutello che viene tradizionalmente coltivato, come indicato nel disciplinare, nei diversi territori dei comuni vesuviani della provincia di Napoli.
Identità Mediterranea, Roberto Cipresso e tutte le cantine provenienti dalle 5 province della Campania sono fieri di poter annoverare tra i partner strategici Re Legno, la quale ha dimostrato di sostenere e condividere questa grande visione per Procida, scelta non soltanto per l’evidente leadership in questo segmento, ma proprio per quei valori condivisi di territorialità, di eco-friendly appeal, e perché crede fortemente nel valore del vero prodotto realizzato come made in Italy e quindi autentico, come il vino che stiamo per donare alla capitale della cultura italiana 2022.
La provincia di Avellino è un grandissimo cuore verde, ricchissimo di cantine che hanno fatto la storia del vino campano, ma è solo nelle Cantine del Mosaico che il cuore è battuto più forte, tanto da spingerle generosamente ad unirsi alle aziende vinicole delle altre aree per attestare il loro amore per il territorio, ribadendo con questo gesto forte che la cultura non isola
La Quadratura del Cerchio, oggi evoluta in Cipresso 43 e che con l’edizione del 2017 di viaggi ne ha compiuti ben 20, inscrive nel suo perimetro non una semplice area vitivinicola con una tessitura che sa di geografia, geologia, altitudine, latitudine, orografia e clima, ma un tratto orbitale contenente misticismo e teologia, la teologia operosa e creativa di un nuovo punto di partenza per il pensiero enologico: il terroir diffuso, conditio sine qua non per ottenere il Vino d’Autore, unico, irripetibile.
Il Prosecco è un fenomeno nazionalpopolare ed in quanto tale dovrebbe poter essere valorizzato e protetto in tutte le espressioni che lo rendono degno di essere bevuto e contemplarlo fieramente tra le eccellenze del Made in Italy… a partire dagli italiani stessi s’intende!
Il Made in Italy è attraente ed ha tantissimi ammiratori nel mondo, a dimostrazione che il nostro Paese piace ed all’Estero piace ciò che a noi italiani piace bere e mangiare. Per quanto si possa immaginare al Made in Italy come al frutto di una strepitosa campagna di marketing strategico, come quelle che il genio di Dino Villani sapeva condurre con successo, creando dal nulla San Valentino, la Festa della Mamma e la Colomba Pasquale, superbe macchinette dei soldi quasi alla pari con l’aspetto più laicamente consumista e sprecone del Natale, non è così
Il salame di Mugnano rappresenta ancora oggi il salume delle feste, quelle che pur riunendo talvolta il sacro col profano continuano ad essere feste concrete, fatte di valori familiari e gioia, pertanto un rosso frizzante della Penisola Sorrentina Doc come il Gragnano sarebbe un abbinamento ideale grazie al brio ed all’eleganza contadina che entrambi sono capaci di evocare con la loro genuina rusticità.
I cultivar di questo agrume hanno come denominatore comune quello di essere ambientati in una terra vulcanica ricchissima di minerali e dalla grande ossigenazione grazie alla presenza di tufo giallo e verde, nonché dal clima perfetto, condizioni decisamente molto favorevoli sia alla salute delle piante che al pregio del frutto.
Lunarossa Vini e Passione si distingue per una condotta agronomica biologica, per quanto non certificata, e per un grande appeal artigianale conferito ai vini durante tutte le fasi.