Luoghi davvero incantevoli, come Pozzolengo costituiscono una terrazza esposta sul lago e una tra le zone vitivinicole più ampie e vocate del Lugana ed è qui che Emilio Bulgarini, precisamente nel 1930, inizia a vinificare le uve dei vigneti familiari per condividerlo tra parenti e amici, per poi effettuare il passaggio del testimone in favore del figlio Bruno, fautore dell’ampiamento produttivo e dell’impronta commerciale. Oggi al timone aziendale vi è Fausto Bulgarini, coadiuvato da sua moglie Virginia, al quale compete il merito di aver innovato e sostenuto la tradizione, aumentato le tipologie di vino e proiettato la cantina in un ambito internazionale, promuovendo inoltre esperienze di degustazione di grande prestigio.
Prodotta in 10 mila bottiglie il Frenesia Spumante Brut Falanghina del Sannio Doc 2023 di Rossovermiglio presenta le seguenti caratteristiche: veste giallo paglierino e riflessi verdolini, con bollicine numerose, persistenti e abbastanza puntiformi. Le note si schiudono con note floreali di camomilla e fieno, per spaziare ai riconoscimenti fruttati della mela champagne, dell’albicocca e della pera con un tocco finale mielato e che ricorda la radice di zenzero fresca.
Il Fiano del Cilento prodotto da Tenuta Massanova, le sue caratteristiche e l’abbinamento, tra storia dei luoghi e paesaggio.
La zona di Morrone della Monica, è l’area di origine delle uve di Pallagrello Bianco deputate alla produzione del Morrone di Vini Alois, situata ai piedi del Monte Friento: qui le vigne, impiantate nel 2005, allevate a Guyot e poste a 360 metri di altitudine, godono di un’esposizione Est-Ovest e di declivi dalle buone pendenze, oltre che di suoli dalla matrice prevalentemente argilloso-calcarea, per un totale di poco più di due ettari.
Il Picoli prodotto da Marilena Aufiero è tra le più superbe traduzioni di Greco di Tufo, sia per espressione territoriale che per interpretazione nitida del vitigno, oltre che per scelta del modello enologico. La mano del vinificatore sparisce per poter consolidare lo spirito dell’uva Greco in forma fluida coerente e sincera.
L’ottava edizione di Untold, lo smart format basato sulla valutazione di grandi vini alla cieca by Decanto, avrà luogo sabato 25 marzo 2023 a Salerno, precisamente presso la prestigiosa struttura del Saint Joseph Resort, e sarà tutta incentrata sulle 3B del vino italiano, ossia Barbaresco, Barolo e Brunello di Montalcino.
Il vino deve poter tornare anche alla sua dimensione di alimento. La morigeratezza è un sano atteggiamento che va adottato sia nel bere che nel parlare del vino, che fortunatamente non ha bisogno di certi paladini e continuerà ad essere la parte intellettuale di un pranzo, come sosteneva Alexandre Dumas
La celebre bottiglia ideata da Identità Mediterranea e Roberto Cipresso è stata protagonista al pranzo di chiusura dell’anno di Procida capitale, abbinata alla ricetta ideata dallo chef Nino Di Costanzo in connubio al formaggio “Mamma Bruna” di Giuseppe Iaconelli.
Gerardo De Santo è specialista di uno dei cereali più importanti in Italia e nel mondo, tanto da essere sommelier del riso e chef vocato ai risotti ed a tutte le preparazioni culinarie che prevedono l’impiego dei preziosi chicchi. Lo abbiamo già intervistato su Mediterranea Online e, giusto qualche mese fa, abbiamo dato anticipazione di una sua masterclass all’evento “Sake Days” a Firenze.
Le indiscusse qualità del Fiano proveniente dalle terre di Lapio sono un’evidenza ascrivibile alla vocazionalità dei suoli, argille e materiale piroclastico in primis, e dei fattori pedoclimatici, con presenza di grande ventilazione, che talvolta rendono i vini di questo distretto vitivinicolo dell’Irpinia caratterizzanti quanto i vini di alta quota.
Il Vrora è un arazzo liquido in cui si incontrano viaggi ed avventure caraibiche che approdano nella cultura mediterranea e nel genius loci squisitamente cilentano, frutto dell’erudita artigianalità e della passionale testardaggine di Giuseppe Pastore.
La storia della famiglia Casoli appartiene da sempre al borgo di Candida per quanto il progetto delle Tenute Casoli sia più recente: Luigi Casoli, di professione ingegnere, decide nel 2005 di acquistare e recuperare l’antico palazzo un tempo appartenuto alla famiglia Iorio, situato proprio di fronte alle proprietà nobiliari dei FIlangieri, principiandone quindi i restauri nel 2005, innamorato dei dettagli architettonici, soprattutto del superbo esempio di scala vanvitelliana. Nel 2007 lo stesso ne avviò l’impianto di un primo vigneto, poiché la storia dell’antico palazzo era anche fatta di vendemmia, accorpandolo ai tenimenti vitati di famiglia ereditati da suo padre; dopo questa grande operazione di recupero storico, urbano ed edilizio, a grandissima vocazione rurale, l’ingegnere, supportato da sua moglie Katia ed i figli Archimede ed Antonella, fonda l’azienda agricola Le Crete-Tenuta Casoli, ben intenzionato a valorizzare la tradizione vitivinicola di queste terre, senza tralasciare la produzione di mele e nocciole.
Ecco a voi la ricetta dedicata dal maestro Igles Corelli, dedicata alla capitale italiana 2022 ed a Mosaico per Procida, raccontata passo dopo passo…
Accarezzati dal lungo e turbolento soffio dell’Oceano Atlantico i vitigni utilizzati in questa annata, i quali si trovano su suoli di argilla e scisto, sono stati l’Alicante Bouschet, la Periquita, la Trincadeira e l’Aragonez, poi vinificati separatamente in acciaio inox con macerazione e fermentazione variabile in durata dai 7 ai 15 giorni, per poi affinare in barrique di rovere francese per un anno.
Dopo aver svelato ai lettori di Mediterranea Online le tessere irpine e le tessere sannite è arrivato il momento delle Cantine del Mosaico nell’areale casertano.
Il territorio felittese è piacevole ed un vero e proprio contenitore di gusto e cultura, ma la scelta coraggiosa di Francesca Fiasco rende questa terra ancora più luminosa. Questa è la descrizione del suo Difesa Igt Paestum del 2016.
Il 28 ed il 29 gennaio si è tenuta una manifestazione diffusa sul territorio aversano alla scoperta della storia e delle tradizioni legate all’Asprinio. Tra gli attori principali di Aversa Wine il giovane Nicola Numeroso, da sempre impegnato nella lotta per la preservazione di questo vitigno e di tutta la comunità che vi ruota attorno.
La provincia di Avellino è un grandissimo cuore verde, ricchissimo di cantine che hanno fatto la storia del vino campano, ma è solo nelle Cantine del Mosaico che il cuore è battuto più forte, tanto da spingerle generosamente ad unirsi alle aziende vinicole delle altre aree per attestare il loro amore per il territorio, ribadendo con questo gesto forte che la cultura non isola
Il Mosaico per Procida da mosaico di vino diventa sempre di più mosaico di persone che si stringono attorno a Procida e Nicola Scagliola è uno di questi, La sua enoteca, tra le storicissime di Napoli, è la prima ad aderire e sarà la prima ad avere in dono la bottiglia celebrativa, grazie alla libera donazione per aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati da Identità Mediterranea.
Un Analitico Umanista è proprio quello che meglio descrive la forma mentis di Anton F. Börner ed il suo approccio alla vita ed al lavoro. Una carriera da uomo eccezionale, affiancando personalità altrettanto eccezionali, capi di stato ed esponenti del mondo dell’economia tedesca ed internazionale, qui lo conosciamo nei panni di deus ex machina e fondatore di Ômina Romana, la splendida cantina da lui fondata a Velletri.
Evento riuscitissimo quello di Salerno organizzato dal Consorzio Vita Salernum Vites di questa provincia e che convince gli operatori del settore, sia per l’atmosfera ricreata che per i propositi futuri.
Col suo cuore mediterraneo e la sua nipponica cura del dettaglio Molaro non è soltanto riuscito ad avvicinare due vulcani, il Vesuvio ed il Monte Fuji, lontani anni luce ma con la sua empatia riesce a trasmettere la matrice più intima della sua idea di ricetta, come in un viaggio condiviso tra sapori, scenari di vita vissuta e stati d’animo.
Tra le più tipiche espressioni dolciarie della tradizione natalizia partenopea vi sono le sapienze, cioè si scrivono sapienze ma si pronunciano susamielli e si mangiano come si pronunciano.