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Oggi ho riposato i miei pensieri fissi.

Oggi non ero presente per le mie pre-occupazioni.

Mi sono solo occupato di fare cose, sentirne altre e nel mentre essere pronto.

Oggi, è chiaro, non voglio morire per nessun motivo.

Voglio vedere se il cominciamento di cui parlano i filosofi è una balla, ed esiste, perciò, solo il divenire perenne.

Esisto io che vengo spinto dalla corrente come uno stupido detrito?

Esiste forse chi riesce a vedere più lontano del semplice primo gradino di bella fattura?

Le solite rabbiose conclusioni, almeno per un momento, le allontano.

Mi concedo così di guardare fuori della mia finestra e incontrare lo sguardo di un altro essere umano. Forse ha capito cosa penso, forse ci somigliamo, forse sta aspettando di essere contattato in questa pesante serata d’estate.

Immagino che al terzo piano si ascolti la mia stessa musica, lo stesso articolo del quotidiano aperto sul divano. 

Immagino che abbia spento la tv e non pensi a nulla come me. 

Immagino che nessuno farà mai un passo avanti, uno sguardo diretto, un’allusione speciale.

Questi due pensieri stancano…sembra un tempo andato senza futuro.

Attendo il domani cercando soluzioni per risolvere, nella mia piccola percentuale, la solitudine del mondo.

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