Produzione vino
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Stando a quanto dichiara la Coldiretti, che ha elaborato i dati del servizio statistico del ministero agricolo francese Agreste, nel 2016 l’Italia dovrebbe bissare il suo primato mondiale per quanto riguarda la produzione di vino.

Infatti il Belpaese dovrebbe produrre 48,5 milioni di ettolitri di vino, contro i 45 milioni della Spagna e i 42,9 milioni della Francia.
A colpire è il calo nella produzione prevista per quest’anno in Francia, un calo che dovrebbe attestarsi intorno al 10%, quando fino a 2 anni fa il Paese transalpino era solito posizionarsi saldamente in testa alla classifica mondiale dei produttori di vino.

A determinare questo calo vistoso vi sono vari fattori: alcune gelate primaverili che hanno colpito alcune importanti zone viticole come Champagne, Borgogna e Valle della Loira, il peggioramento della siccità verso il Mediterraneo e l’arrivo della grandine in alcune aree che hanno un peso significativo sulla raccolta, come Charente, Borgogna. Beaujolais e Linguadoca-Rossiglione.
Situazione completamente diversa nel nostro paese, dove, secondo Assoenologi, il 2016 si prospetta come un anno da ricordare molto positivamente.
Del resto anche i dati del nostro export relativi ai primi 5 mesi di quest’anno registrano un trend di crescita rispetto allo stesso periodo del 2015, quando già si era realizzato il record di fatturato arrivando a 5,4 miliardi.

Quindi l’Italia del vino vince sui più stretti rivali europei; una vittoria decretata dai numeri, ma prodotta dalla specificità del nostro tessuto vitivinicolo: una biodiversità che vanta oltre 500 vitigni coltivati, un network di piccoli e medi produttori profondamente legati al proprio territorio e una tradizione unica nel mondo.
Tra le realtà che contribuiscono a fare grande l’Italia del vino c’è La Raia, azienda agricola biodinamica che sorge nel cuore delle colline del Gavi. I vini che produce la tenuta sono 3 bianchi – Gavi DOCG, Gavi DOCG Pisé e Gavi DOCG Riserva – e 2 rossi – il Piemonte DOC Barbera e il Piemonte DOC Barbera Largé.

E per quanto riguarda il Gavi, quest’annata, come conferma l’enologo dell’azienda, si prospetta particolarmente positiva: ottima qualità e maturazione dell’uva, ottima concentrazione di zuccheri, più buccia.
Per questo per i Gavi de La Raia del 2016 ci si aspetta un’ancora più spiccata sapidità, molti profumi e ricchezza olfattiva.

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