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Sulle note di Vivaldi sagome nere si stagliano enormi in una trasformazione senza fine che racconta le stagioni della natura. Si è aperto così lo spettacolo Magic Shadow, che ha visto la compagnia Catapult concludere la sua prima tourné in Sardegna con le due rappresentazioni del 13 e 14 febbraio a Cagliari.

Uno spettacolo di 70 minuti in cui gli attori sono sette ballerini che dietro un grande telo, colorato da effetti di luce, danno vita a una metamorfosi continua dei loro corpi che diventano le ombre di un fantastico mondo immaginario. Le quattro stagioni si intrecciano nella narrazione delle stagioni della vita e i corpi divengono rane in uno stagno, principi azzurri, innamorati, madri, figli e vecchi, crisalidi e farfalle in una narrazione dai toni spiccatamente naturalistici. I corpi si uniscono e danno vita a cattedrali e castelli di sabbia che sono spazzati via nella metafora dell’effimero materiale e ancora la 4natura diventa protagonista in un mare fatto da creature mostruose e fantastiche.

Sono le ombre a fare lo spettacolo. L’ombra è qualcosa di immateriale, che tutti possediamo, ma che i Catapult dominano, piegano e compongono come in sogno che diventa tangibile. L’idea nasce nel 2008 dal genio creativo di Adam Battelstein, danzatore, coreografo e infine direttore del prestigioso Pilobolus Dance Theater fondato a Washington nel 1971.

Lo spettacolo è caratterizzato da un forte elemento di interazione fisica tra i corpi degli interpreti e le contorsioni della forma umana. Solo doti di estrema robustezza, flessibilità e atletismo rendono possibile questa sfida continua alla logica anatomica.

Anche lo spettacolo ha la sua metamorfosi, le sue contorsioni e, sulle musiche di H. Arlen e M. Norton, da paesaggio da sogno diviene bruscamente incubo, l’incubo della guerra. In pochi minuti è riassunta la seconda guerra mondiale, ma con il lieto fine di nuova vita con la caduta del Muro di Berlino. Un’altra guerra, un altro incubo è la vita di una ragazzina vittima del bullismo. Il bullismo è un drago che viene sconfitto con la solidarietà. Figure di donne velate in movimento come le onde del mare evocano preghiere, le preghiere dei troppi naufraghi nei mari di oggi. E poi il tono ritorna 3giocoso nella storia del West, dei pionieri, dei cawboy.

Una 007 al femminile compie imprese spettacolari alternandosi tra i fornelli e gesta spericolate di agente segreto che fugge su un elicottero fatto di corpi. La trasformazione infinita diventa un viaggio intorno al mondo e ancora un personaggio femminile incontra animali e forme strane in un scenario di fantasia. Gli atleti si posizionano infine davanti al telo e le proiezioni delle loro ombre rallentate prendono colore, il colore della pace in una colomba dal cuore che batte.

I Catapult hanno conquistato il pubblico americano con le loro magiche performance classificandosi fra i 12 finalisti della trasmissione America’s Got Talent nell’edizione 2013.

5Sotto le insegne del CeDAC L’Auditorium del Conservatorio di Cagliari ha ospitato per la prima volta in Sardegna lo Show registrando il tutto esaurito. In un crescendo di applausi il pubblico entusiasta ha vissuto 70 minuti di un mondo irreale, in una dimensione oltre i limiti dello spazio e del tempo dove tutto è possibile, dove l’essenza dell’uomo non ha confini, dove le ombre non fanno paura, ma incantano.

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