Un'immagine di Villa Clara nel 1977
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Cagliari (ITALIA)

I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Simone Cristicchi

Il sorriso di una giovane donna sdentata che si affaccia sull’uscio di una camerata ci accoglie a Palazzo Regio e ci accompagna in una lenta discesa verso l’inferno della follia, quello che fino a pochi anni fa era il mondo degli internati di Villa Clara a Cagliari.

L’occhio della cronaca è il titolo della mostra che la Provincia di Cagliari, con la collaborazione dell’Unione Sarda, dedica allo storico fotoreporter Josto Manca.
Tra i suoi scatti in bianco e nero colpiscono e commuovono le ventiquattro immagini che raccontano la quotidianità del manicomio cagliaritano in una normale giornata di trentacinque anni fa. Una quotidianità fatta di letti e sedie, pranzi e cene, ma anche di finestre con le sbarre per affacciarsi sul mondo esterno e lacci per legare i matti alle sedie, i loro sguardi assenti e innocui.

Josto Manca, accompagnato dal giornalista Giorgio Pisano, fu mandato dall’Unione Sarda a documentare, con l’obiettivo della sua macchina fotografica, la vita dentro Villa Clara in seguito al verificarsi di alcune morti sospette.
Erano quelli gli ultimi anni della clinica, prima che la legge Basaglia decretasse la fine di quell’istituto e di tanti altri in tutta Italia, aprendo le porte di questi mondi paralleli e restituendo i matti alla società dei normali.
Questo momento della storia di Italia segnò una svolta profonda nel modo di affrontare la malattia mentale sia a livello medico che sociale, ma allo stesso tempo generò nuovi interrogativi e contraddizioni ancora oggi irrisolte.

La mostra restituisce le immagini in bianco e nero di un mondo triste e desolato, dove la degenza si confonde con la detenzione. Un confine sottile oltrepassato in quegli anni con l’abuso di psicofarmaci, l’uso delle camicie di forza e dei lacci per legare i più inquieti alle sedie e ai letti.

L’esposizione, oltre ai ventiquattro scatti dedicati a Villa Clara, propone anche alcune immagini storiche di Cagliari come un abbraccio tra Riva e Nenè in occasione della vittoria dello scudetto, una cartolina della città sotto la neve, l’arrivo di Madre Teresa di Calcutta nel capoluogo isolano.
Il frutto del lavoro di una intera vita da fotoreporter.

L’occhio della cronaca sarà visitabile a Palazzo Regio durante tutte le festività natalizie fino al 9 gennaio. L’ingresso è gratuito.

 

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