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CeDAC – Circuito Multidisciplinare della Sardegna
dicembre 2015 aprile 2016 

Teatro e Danza in scena sulla Riviera del Corallo con il Circuito Multidisciplinare della Sardegna: con “Lei è ricca, la sposo… e l’ammazzo”, divertentissima commedia “nera” ispirata al celebre film di Elaine May con Walter Matthaw, e interpretata da Gianfranco Jannuzzo e una scoppiettante Debora Caprioglio per la regia di Patrick Rossi Gastaldi, si apre – giovedì 10 dicembre – nel segno dell’ironia il sipario sulla Stagione 2015-16 de La Grande Prosa firmata CeDAC al Teatro Civico di Alghero.
Una stagione importante – fortemente voluta e sostenuta dal
Comune di Alghero in collaborazione con la Fondazione Meta – che da quest’anno si apre alla danza e ai nuovi linguaggi coreutici, con un duplice appuntamento, il 25 gennaio con la “Noche Tanguera” di Naturalis Labor, e il 2 marzo con la sensuale e trasgressiva “Tosca X” di Monica Casadei e Artemis Danza, sulle note dell’opera di Puccini.

Un interessante cartellone che punta sulla drammaturgia contemporanea, spaziando tra ironia e dramma, in un colorato affresco di umanissimi vizi e virtù, tra testi brillanti, ritratti d’artista e pagine della storia recente, dove il palcoscenico diventa specchio della vita, con le sue contraddizioni e le sue infinite sorprese. Nove i titoli in programma tra dicembre e il prossimo aprile per un viaggio nei labirinti della mente e del cuore umano attraverso il meraviglioso gioco del teatro, capace di enfatizzare i tratti salienti della realtà, dar corpo ai sogni e rendere visibile il mistero che si cela al di là delle apparenze.

Tra i protagonisti artisti come Massimo De Francovich e Maximilian Nisi, Lucrezia Lante della Rovere, Francesco Pannofino insieme ad Emanuela Rossi, Bebo Storti e la bella Anna Ammirati, oltre alla coppia Jannuzzo-Caprioglio, e al giornalista sportivo Federico Buffa, sotto i riflettori per un racconto di sport e di storia.

In scena ad Alghero anche Valentina Cenni – Micol in “Nessuno si salva da solo” di Sergio Castellitto – che con Totò Onnis, volto noto del grande e del piccolo schermo, da “Il piccolo diavolo” e “Il mostro” di Benigni ma soprattutto attore di teatro, e il siciliano Giuseppe Tantillo, compone il cast dell’inedito “Nessun luogo è lontano” di Giampiero Rappa – una delle novità della stagione

E poi I Sacchi di Sabbia – una giovane e agguerrita compagnia – con gli originali “Piccoli suicidi in Ottava Rima – Vol. I e II” e Maurizio Giordo (artista sardo che vive e lavora tra Porto Torres e Bruxelles) alle prese con imprevisti e immancabili disappunti de “I viaggi d’oggi”.

SPETTACOLI

L’inaugurazione della stagione de La Grande Prosa (il 10 dicembre alle 21) è affidata all’istrionico talento di Gianfranco Jannuzzo, nel ruolo di uno scapolo impenitente, e aspirante vedovo che, dopo aver dilapidato l’intero patrimonio, si lancia alla ricerca di una conveniente sistemazione matrimoniale, nell’esilarante “Lei è ricca, la sposo… e l’ammazzo”, con Debora Caprioglio nella parte dell’ingenua sposina, vittima predestinata di un piano diabolico dall’esito inatteso.

Umorismo e analisi psicologica si mescolano in “Mister Green” di Jeff Baron (il 14 gennaio), che vede in scena – per la regia di Piergiorgio Piccoli – un attore del calibro di Massimo De Francovich, uno dei grandi nomi della scena italiana, insieme a un interprete raffinato come Maximilian Nisi, per un confronto generazionale in cui partendo da differenti stili di vita e opposte visioni del mondo due personaggi, costretti a frequentarsi, finiscono con il diventare reciprocamente indispensabili, perfino (quasi) amici.

Il fascino della Parigi della Belle Epoque rivive (il 5 febbraio) in “Io sono Misia / L’ape regina dei geni” di Vittorio Cielo, liberamente ispirato alle memorie di Misia Sert, musa di artisti e intellettuali, amica di Coco Chanel e artefice del successo dai balletti di Diaghilev con il geniale Nijinskij: nei panni di questa donna straordinaria, descritta da Proust e Cocteau, un’affascinante  Lucrezia Lante della Rovere, magistralmente diretta da Francesco Zecca (spettacolo promosso da Fondazione Devlata).

Lo spirito dello sport s’intreccia alle più drammatiche vicende del Novecento ne “Le Olimpiadi del 1936” di e con Federico Buffa, telecronista prestato al teatro (il 15 febbraio), sulle note del pianoforte di Alessandro Nidi (sua anche la direzione musicale) con Nadio Marengo alla fisarmonica e la voce di Cecilia Gragnani: in fondo «Le storie dello sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano» e il loro valore simbolico trascende la singola epoca, per diventare universale.

Un incontro surreale e denso di sorprese per “Nessun luogo è lontano”, scritto e diretto dal giovane e affermato regista e drammaturgo Giampiero Rappa e interpretato da Valentina Cenni, Totò Onnis, Giuseppe Tantillo con la colonna sonora firmata da Stefano Bollani (il 26 febbraio): in una baita solitaria, l’arrivo di una giornalista, decisa ad intervistare un celebre e misterioso scrittore che ha scelto di ritirarsi dal mondo, porta alla luce molti segreti, tra drammi familiari e questioni irrisolte, in un dialogo ricco di suspense.

Ritratto di famiglia per “I suoceri albanesi” di Gianni Clementi (il 4 marzo) con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, per la regia di Claudio Beccaccini: una scoppiettante commedia in cui le piccole e grandi tragedie e i dilemmi dell’esistenza affiorano d’improvviso nella tranquilla quotidianità di una tipica famiglia borghese, fondata su saldi principi, contraddetti però da una realtà in cui gli operai che intervengono per riparare un guasto potrebbero essere due ragazzi venuti da lontano, due profughi con una lunga storia da raccontare.

Non sarai più sola” – scritto, diretto e interpretato da Bebo Storti con Anna Ammirati (il 19 marzo) – è uno spettacolo intenso e dissacrante, che evoca attraverso le parole della protagonista, una serial killer, la sua storia di donna-bambina ferita e violata, tradita negli affetti, che sceglie di vendicarsi su tutti gli uomini trovando così il suo riscatto, per riportare in equilibrio il mondo alla sua maniera, mentre affiorano i fantasmi del suo passato, tra cui un padre che l’amava troppo, segnandola per la vita – per un dolente omaggio, venato di amara ironia, a tutte le vittime di violenza.

Sorprendente e avvincente resoconto di avventure – tra fantascienza e Far West – “Piccoli suicidi in Ottava Rima – Vol. I e II” de I Sacchi di Sabbia (il 9 aprile) s’ispira alla tradizione dei Maggi Fiorentini per proporre un’antologia di “piccole allegorie di genere”: lo spettacolo dalla cifra decisamente contemporanea e sperimentale ideato da Giovanni Guerrieri (che firma anche la regia) e Giulia Gallo, nato da una residenza artistica e impreziosito dalle illustrazioni di Guido Bartoli, porta in scena una serie di episodi esemplari.

Finale rocambolesco con “I viaggi d’oggi” di e con Maurizio Giordo, in scena (il 16 aprile) con il “musicomico” Marco Pintus, per un resoconto dettagliatissimo delle infinite peripezie del viaggiatore moderno, alle prese con check-in online e traghetti fatiscenti, dis-continuità territoriale e annullamento di voli (sulle tratte da e per la Sardegna in particolare) in un’epoca in cui è più facile arrivare su Giove che a Giave, e le distanze si accorciano o si allungano a seconda della meta, del desiderio o della paura di partire – o ritornare.

Poesia e raffinatezza – ma anche la sensualità del tango argentino – nel duplice appuntamento nel segno di Tersicore: la Danza di Alghero – firmata CeDAC – inizia infatti dalla malìa di una “Noche Tanguera” – il 25 gennaio, sempre alle 21 – con regia e coreografie di Luciano Padovani: interpretano le figure del “pensiero triste che si balla” nello spettacolo di Naturalis Labor tre coppie di ballerini (Marcelo Ballonzo y Elena Garis, Loredana De Brasi y Tobias Bert, Sandhya Nagaraja y Patrizio Di Diodato) mentre la musica dal vivo è affidata all’ensemble Lumière de Tango (Stefano Giavazzi al pianoforte, Cristina Bertoli al flauto e Marco Fabbri al bandoneon).

Una creazione originale di Monica Casadei per Artemis Danza, la visionaria “Tosca X” su musiche di Giacomo Puccini, con le elaborazioni sonore di Luca Vianini, completa il dittico, il 2 marzo, in un’intrigante commistione tra danza contemporanea e capolavori del melodramma: un progetto, già iniziato con “Traviata”, e che ora prosegue con la storia dell’appassionata eroina che difende a costo della vita la sua libertà.

La campagna abbonamenti per la stagione 2015-16 de La Grande Prosa e la Danza del CeDAC ad Alghero prenderà il via martedì 24 novembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 all’Ufficio Turistico di piazza Capoterra / Fondazione Meta (martedì e mercoledì le conferme, da giovedì 26 novembre i nuovi abbonamenti). INFO e prenotazioni: iousaidaniela@tiscali.it – cell. 349.4127271

 La Grande Prosa e la Danza del CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna – Stagione 2015-16 – con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Alghero in collaborazione con la Fondazione Meta con il prezioso supporto della Fondazione Banco di Sardegna oltre agli sponsor tra cui la Sardinia Ferries che ospita a bordo delle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per la Sardegna.

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