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Si conclude in Grecia il progetto europeo Meeting the Odyssey. Dopo due anni di avventurosa navigazione, lungo le coste del Baltico e del Mediterraneo, a bordo del veliero “Speranza”, il Cada Die Teatro ha finalmente raggiunto il Mar Egeo con le sue isole.
Ma non sempre le cose vanno come si era immaginato ed anche una tournèe teatrale nei principali anfiteatri ellenici può assumere nuove forme …

Dichiara il regista Giancarlo Biffi: come Odisseo avremmo dovuto terminare il viaggio ad Itaca ma le cose cambiano: Niente più Itaca per questa ultima puntata! Itaca resta il sogno a cui giungere ma il vento ci spinge all’incontro con Arlecchino e i suoi tanti compagni: migliaia di profughi che raminghi stanno approdando in lidi assai lontani da Itaca.

Leros e Lesbo, si chiamano le isole a cui siamo giunti. Luoghi in cui fatti sorgere nuovi recinti, nuove gabbie, vengono ammassati e rinchiusi coloro che fuggono da guerre e miseria

Arlecchino, fuggito da città in fiamme, s’aggira stordito alle porte della nostra “democratica” Europa e come sempre… ha lo stomaco vuoto. Non ha neanche casa e peggio ancora non ha più parole, le ha perse tutte, smarrite in vie di città abbandonate dagli uomini e dagli Dei.

Senza cibo, senza casa, senza parola… lo incontriamo per abbracciarlo, per stare un po’ con lui, per godere delle sue mille tinte. Convinti che nonostante tutto nessuno mai, riuscirà ad annegarli in un unico e mortifero colore.

Dallo scorso 9 giugno Giancarlo Biffi, Alessandro Mascia, Francesca Pani e Davide Madeddu hanno avuto il permesso di entrare nei campi profughi di Leros e Lesbo e stanno toccando con mano i problemi di una convivenza forzata in un ambiente molto restrittivo.

È nato così “Piccoli profughi per Piccole case”

A diretto contatto con i bambini si disegna, si progetta e si realizzano case (seppure di cartone) poiché per ogni bambino è un diritto avere un luogo dove crescere serenamente lontano da guerre e miseria.

Per saperne di più www.cadadieteatro.com

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