Share

GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 – Ore 21.00
TEATRO PAISIELLO (Via Palmieri – Lecce)

H. H., la confessione di un vedovo di razza bianca
tratto dal romanzo “Lolita” di Vladimir Nabokov
regia Aldo Augieri

GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014, alle ore 21.00, presso il Teatro Paisiello a Lecce, si terrà la rappresentazione di “H. H., la confessione di un vedovo di razza bianca”, della Compagnia Teatro di Ateneo, per la regia di Aldo Augieri. Il testo è tratto dal romanzo “Lolita” di Vladimir Nabokov.

Dopo il “tutto esaurito” della prima rappresentazione, tenutasi nell’aprile scorso, ritorna in teatro uno spettacolo coinvolgente, una riscrittura del capolavoro di Nabokov nella quale, insieme agli attori in scena, è la stessa scenografia a giocare un ruolo importante nella rappresentazione, con soluzioni innovative.

Il lavoro, “H.H. – La confessione di un vedovo di razza bianca”, è una riscrittura del testo Lolita di Vladimir Nabokov con una versione onirica e tribunalesca in cui vengono affrontate tematiche forti considerate spesso ostili e ripugnanti.
Humbert Humbert, il colpevole, nell’opera è sotto processo e deve confessare la sua colpa, il brivido che ha provato e l’attrazione fulminante di cui è affetto nei confronti di Lolita, fanciulla molto più giovane di lui.
La confessione è uno spartito suddiviso in momenti molto diversi tra loro all’interno dei quali i ricordi si mescolano a incubi, apparizioni deformanti e fantasmi sonori tradotti in voci fuori campo.Piani temporali differenti si incarnano sulla scena attraverso l’uso abile del corpo e della voce degli attori.
La passione di Humbert Humbert rivolta a Lolita fanciulla in carne e ossa, non è altro che la traduzione letteraria della passione e del desiderio che il russo Nabokov provò quando, abbandonata la sua terra e lingua madre, fu costretto a scrivere in inglese, infiammandosi e abbandonandosi alla scoperta e al dialogo attraverso un nuovo codice linguistico.
Questa passione giocosa, piena di doppi sensi, viene costantemente giudicata da un tribunale effettivo e mentale che prende corpo durante il monologo di Humbert.
Il tribunale in realtà è il gioco della censura, del giudizio nei confronti di chi sperimenta la lingua, correndo il rischio di oltraggiarla. Di oltraggiare la scrittura e i propri desideri estremizzandoli a tal punto da provocare equivoci, come nel caso di Lolita.
Lo stesso Humbert-Humbert vive un auto giudizio costante durante la confessione e il suo pensiero si sdoppia tra presente e passato, tra giudizio e giustificazione come d’altronde il suo stesso nome.
Questo doppio prende in scena le sembianze di uno dei personaggi chiave, nell’aspetto del tutto simile a lui che assume la funzione di uno specchio, di un’ ombra che lo segue e tormenta e nel cui riflesso egli è costretto costantemente a compiere un processo di autovalutazione che tesse durante l’intero corso della confessione. Finale a sorpresa.

Aldo Augieri, con la Compagnia Teatro di Ateneo, ha deciso di partire da questo romanzo per dare vita a uno spettacolo intenso, dove la scrittura si fa corpo partecipato, realtà fanciullina che aspetta una voce, gioco del ritmo e abisso della melodia.

La Compagnia Teatro di Ateneo sviluppa al suo interno un percorso laboratoriale teso alla formazione dell’attore e, allo stesso tempo, alla formazione e al perfezionamento delle professionalità che ruotano attorno al mondo del teatro. Corsi di scenografia, gestione del suono e delle luci in scena, costumi, sono solo alcuni degli aspetti che vengono approfonditi – oltre ai laboratori di recitazione – durante i corsi della Compagnia Teatro di Ateneo, che si propone come obiettivo di dotare i propri corsisti degli strumenti per affrontare il mondo del teatro con serietà, trasformando in professione la propria passione, oltre a portare in scena le proprie produzioni originali, come nel caso di “H. H., la confessione di un vedovo di razza bianca”, primo spettacolo della Compagnia Teatro di Ateneo, frutto del lavoro condotto per due anni con i partecipanti del laboratorio.

Aldo Augieri, a partire dal suo percorso di riscritture di testi classici incominciato nel 2001, che lo ha portato a confrontarsi con Shakespeare, Kerouac, Kafka, Céline, Carroll, sostiene a proposito di questa nuova esperienza che “Di solito la si sente facilmente quando una scrittura oltre che impaginata è anche vischiosa, scivolosa… dalla pagina fuoriesce, ha voglia di percorrere mondi… questa la chiamo scrittura scenica… una scrittura che aspetta un corpo e una voce… tanti corpi e tante voci… una scrittura che chiede di essere perforata… alimentata con altri sogni altre carezze altre vertigini… a me piacciono i giocherelloni… i pornografici in senso kafkiano… i facoltosi… i raffinati… gli eleganti sporchi e Nabokov è proprio così… mette il dito nella piaga… mozartianamente rende le parole fanciulline e per un attore andare a caccia di parole fanciulline è uno spasso”

“H. H. la confessione di un vedovo di razza bianca” porta in scena il lavoro svolto con gli attori provenienti dai laboratori condotti dalla Compagnia Teatro di Ateneo.

Complice della piece, che verrà presentata in anteprima assoluta presso i Cantieri Teatrali Koreja, GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 alle ore 21.00, sarà il dirottamento linguistico del desiderio, lo scandalo del ritmo, a partire da un romanzo erotico, “Lolita”, dove non c’è una sola scena di sesso.

INFO: 327.3973263

§

H.H. – LA CONFESSIONE DI UN VEDOVO DI RAZZA BIANCA
tratto dal romanzo “LOLITA” di Vladimir Nabokov

GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 – ore 21.00
CANTIERI TEATRALI KOREJA (LECCE)

regia ALDO AUGIERI

(Teatro di Ateneo / Università del Salento)
INFO: 327.3973263

aiuto regia: Totò Del Popolo
con Aldo Augieri, Vito Lettere, Federica Epifani, Anastasia Coppola
scenografia: Antonio Cazzato, Daniele Sciolti
oggetti di scena: cooperativa sociale “Fatti di Carta”
suoni e musica: Emanuele Augieri
trucchi e costumi: Bianca Sitzia
luci: Musiclub
scenemapping: mi.s.fu-14c0
photo: Giuseppe Affinito

GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2014 h. 21.00 – Cantieri Teatrali Koreja (LECCE)
INFO: 327.3973263

Ingresso 10€ (ridotto studenti 8€)

Aldo Augieri
Attuale direttore artistico del Teatro d’Ateneo, nonché tra i primi promotori dell’iniziativa, è Aldo Augieri, regista, attore e drammaturgo già co-fondatore di Asfalto Teatro. Al suo attivo, una carriera ventennale con esperienze di rilievo. È autore di numerosi spettacoli che lo hanno visto anche come attore.

“Guai in un paese d’utopia” (2000); “Leccesso” nato dall’incontro tra le biografie dei pazienti del CIM di Lecce e i racconti di Jorge Louis Borges (2001); “Porkopolis” , un testo nato registrando discussioni e incontri fatti di notte per le strade (2001); “Lo schiaffo del soldato“ tratto dal Bafometto di Pierre Klossowski (2002); “La caccia allo Snark” nato dall’incontro con Lewis Carroll (2006); “Descrizione di una battaglia” (2007); “La condanna” (2008); “Odradrek” trilogia tratta dai racconti di Kafka (2009); “Il pompelmo rosa” studio su Kerouac, diventato poi nella sua versione definitiva “Vecchio angelo mezzanotte” (2010); “Vecchio angelo mezzanotte” (2011); “Le bagatelle di Mister Macbeth” (2012) e “Le bagatelle di Lady Macbeth” (2013) entrambi ispirati al Macbeth di Shakespeare, riscritto per il teatro in un intreccio con altre riscritture letterarie e in particolare con quella di Louis-Ferdinand Céline.

§

LA COMPAGNIA “TEATRO DI ATENEO”

La Compagnia “Teatro di Ateneo” nasce nel 2012, con l’intenzione di offrire l’opportunità di cimentarsi con una disciplina artistica completa e formativa come il teatro. “Teatro di Ateneo” propone quindi le sue attività agli studenti, docenti e al personale tecnico e amministrativo dell’Università del Salento.

Le attività laboratoriali, della durata di circa un anno e mezzo e tuttora in corso, sono state svolte presso Asfalto Teatro (Via Vecchia Frigole, Lecce), e sono state coordinate da Aldo Augieri che si è avvalso della collaborazione iniziale di Stefania De Dominicis e Davide Morgagni. In questo periodo sono stati forniti agli allievi gli elementi attoriali su cui lavorare successivamente per la realizzazione di uno spettacolo.

Sono stati coinvolti circa una trentina di studenti, con incontri strutturati attraverso sessioni di training fisico-motorio e training vocale, con un lavoro su particolari testi letterari e teatrali, passando per la visione e l’analisi di opere teatrali e cinematografiche, portando avanti infine una visione personale e originale di cosa significa approcciarsi ad un testo con l’intenzione di elaborarne una riscrittura scenica. Non sono mancate le occasioni di scambio con altre realtà analoghe in ambito nazionale ed europeo.

Nel workshop “Cosa può un atto?”, tenutosi presso “Asfalto Teatro” con la partecipazione eccezionale di Annette Barthélémy, regista presso la Comédie Française, i partecipanti si sono confrontati con una riscrittura de “Il matrimonio forzato” di Moliere e poi sono stati protagonisti di una performance dimostrativa.

Tra le prime attività svolte dalla Compagnia c’è stato un reading, per il “I° INCONTRO NAZIONALE TRA ESPERTI LINGUISTI SULLE METODOLOGIE DI LETTURA” a Lucugnano, dal 3 al 5 Ottobre 2013. Il “Teatro di Ateneo” in quella occasione ha curato la lettura di alcune poesie di Girolamo Comi, scelte e presentate da Luigi Scorrano. La performance degli studenti, curata dal Direttore Artistico Aldo Augieri, è stata preceduta da un laboratorio specifico su “lettura e voce amplificata” tenutosi presso “Asfalto Teatro”.

In seguito la Compagnia “Teatro di Ateneo” ha svolto il Workshop teatrale “C’ERA UNA VOLTA LA TUA PRINCIPESSA…”, presso il “Fondo Verri” a Lecce, a partire da venerdì 15 Novembre 2013. Il workshop, curato e diretto da Stefania De Dominicis e promosso dal “Teatro di Ateneo”, si è tenuto nell’ambito della convenzione con l’Università del Salento”, con l’intento di lavorare sul tema della violenza su donne e minori. Il laboratorio è stato anche un’officina di esplorazione di testi “al femminile” appartenenti principalmente a scrittrici, poetesse e drammaturghe contemporanee che hanno dato lo spunto per le prove di messa in scena dello spettacolo omonimo, realizzato con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Lecce (in scena il 9 e 10 Gennaio 2014 presso la “Fondazione Palmieri”).

Nel laboratorio teatrale “L’ATTORE, IL FANTASMA E IL PARANOICO OVVERO HANNO SENSO I SENSI?”, guidato da Aldo Augieri e tenutosi presso la sede di “Asfalto Teatro” (29 e 30 Novembre e 1 Dicembre 2013), hanno partecipato gli studenti della Villanova University, accompagnati dal Prof. Peter Lyell Cullen. Il laboratorio è stato occasione di studio sulla riscrittura scenica e vocale del testo poetico e narrativo – (da John Keats e David Foster Wallace) attraverso un lavoro sul corpo e sulla voce, sul movimento, l’azione improvvisata – l’azione mentale e la ricerca di un ritmo corporeo e vocale, arrivando a fornire gli elementi base per trasformare e riscrivere il testo fino a farlo diventare partitura scenica. Il laboratorio si è concluso con una performance dimostrativa aperta del lavoro svolto.

Oggi la Compagnia “Teatro di Ateneo” sta ultimando il suo primo spettacolo teatrale portando a compimento un percorso di crescita attoriale grazie al costante lavoro sulla scrittura vocale nella ricerca di un ritmo scenico e di un montaggio fluido e contagioso.

Teatro di Ateneo – Università del Salento

Info: cell. 327.3973263

Leave a comment.