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I sentimenti primari dei Marittimi d’Italia verso le istituzioni negli ultimi decenni sono sempre stati l’amarezza e lo sconforto a causa dei pesanti danni inflitti da regolamentazioni nazionali assurde a dispetto di quanto legiferato nel resto del mondo e la più totale dimenticanza dei sindacati e degli organismi che hanno provocato il declino della Gente di Mare ed il loro sfruttamento da parte dei centri di formazione e non solo.

Il cammino dei Marittimi Italiani, o quanto meno di quelli che ci credono e che non mollano, è piastrellato di lotte ardite che durano da anni e da una speranzosa perseveranza a pretendere che la dignità e l’inalienabile diritto al lavoro in condizioni più giuste ed a misura d’uomo possano essere restituiti all’Uomo di Mare.

Al centro del tavolo Luigi Gallo, a sinistra Davide Aiello e a destra Salvatore Mare.

Ieri un gruppo di Marittimi si è riunito a Roma presso le stanze di Montecitorio per presentare un documento che elenca e descrive minuziosamente le problematiche che assillano la Categoria e le criticità del Lavoro del Mare, al fine di dare voce e continuare ad alimentare la speranza per tutti quelli che navigano, per coloro che non lo fanno più a causa di vessazioni istituzionali e per chi sogna di poterlo fare in futuro. Sono dei professionisti del Mare di diverse generazioni, provenienti da prevalentemente dal Mercantile e dal Diporto, e da diverse aree di Italia, quelli che hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro consolidato da valori come l’amore per il Mare, la solidarietà ed il senso di giustizia al fine di restituire alla Gente di Mare un riconoscimento tangibile e concreto, attraverso leggi e normative più eque, dignitose e soprattutto legittime.

Da sinistra: Antonino Persico, Gaetano Cataldo, Salvatore Mare, Marco Pardini, Michi Palma e Vincenzo Montella

L’incontro è stato possibile grazie alla mediazione di Salvatore Mare, esponente della categoria e consigliere comunale di Piano di Sorrento, con l’on. Luigi Gallo, presidente della VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione e dal sodalizio tra i marittimi che hanno redatto a più mani il documento presentato ed esposto ad una commissione interdisciplinare congiunta appositamente per l’evenienza e voluta fortemente dallo stesso Gallo. Un incontro che i lavoratori marittimi attendevano da anni!

Hanno partecipato per le istituzioni l’on. Luigi Gallo per la Cultura, Scienza ed Istruzione a presiedere, gli onorevoli Valentina Barzotti e Angela Raffa della Commissione Trasporti, Davide Aiello della Commissione Lavoro e Vittoria Casa per la Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione. A rappresentare la Categoria Marittima Michi Palma, Marco Pardini e Carlo Francesconi, rispettivamente presidente, socio fondatore e consigliere dell’Associazione viareggina Lavoratori Marittimi della Costa Tirrenica, assieme a Salvatore Mare, al Capitano di Lungo Corso Antonino Persico, presidente dell’Associazione Gente di Mare, e a Gaetano Cataldo, fondatore dell’Associazione Identità Mediterranea ed amministratore del gruppo Marittimi d’Italia. Erano presenti Ludovico D’Elia e Vincenzo Montella, attivisti del Movimento 5 Stelle di Torre del Greco vicini alla Categoria dei Marittimi ed altri esponenti della Gente di Mare provenienti da tutta Italia. Il grande affiatamento tra i marittimi di Viareggio con Salvatore Mare e Gaetano Cataldo era tangibile già nella volontà di costruire un dialogo, progettare il documento e portare avanti una cordata unica e rappresentativa per tutti coloro che vanno per Mare, ma si è palesata anche per tutta la durata dell’incontro preliminare attraverso interventi corali, dettati da un grande spirito di coesione, determinazione, chiarezza di esposizione ed erudizione in materia.

Da sinistra: Marco Pardini, Carlo Francesconi, Gaetano Cataldo e Michi Palma

Riportiamo le impressioni di Gaetano Cataldo in merito all’incontro: “sono fermamente convinto che un primo passo sia stato compiuto in favore della nostra Categoria e sono decisamente ottimista non solo per la disponibilità di Luigi Gallo, da sempre solidale con la Gente di Mare, ma anche dalla capacità di creare un incontro con esponenti politici facenti capo a diversi ministeri coinvolti nelle migliorie che si intendono apportare; c’è stato un grande interesse da parte di tutti i politici coinvolti in questo incontro ed una predisposizione all’ascolto che ci ha dato modo di poter esprimere le nostre motivazioni senza ingessature, difficile però al momento presagire la rinascita di un dicastero per la Marineria, pur fortemente voluto ed indispensabile per colmare tutta una serie di lacune normative, ma non si esclude la volontà a nominare una forte delega in grado di farsi portavoce della Gente di Mare e capace di interagire liberamente ed autonomamente sia col Ministero dei Trasporti che con tutti quei dicasteri che in maniera frammentaria detengono ruoli attinenti all’attività dei trasporti marittima, dell’istruzione nautica, delle politiche sull’occupazione del personale navigante e sulla Marineria da Pesca.

Da sinistra: Salvatore Mare, Luigi Gallo, Ludovico D’Elia e Gaetano Cataldo

Ancora Gaetano Cataldo, “Abbiamo ribadito quanto sia irrazionale e normativamente scorretto ritirare i certificati di abilitazione, i nostri titoli marittimi, in caso non si maturi un determinato periodo di navigazione, costringendoci a rifare un esame già sostenuto ed a cui abbiamo dato prova di avere le competenze necessarie allo svolgimento del ruolo; abbiamo denunciato quanto grave sia stata la soppressione dell’Istituto Nautico, trasformato nella brutta copia di se stesso, per favorire enti di formazione e pseudo accademie, sottolineando l’ingiustizia di costringere i marittimi a dover rifare continuamente corsi di formazione ed aggiornamenti che non solo non apportano benefici alla professione, ma servono soltanto a depauperare il tempo sottratto alle famiglie ed il denaro dalle tasche. Abbiamo parlato di welfare, di diritto alla salute, dell’annosa questione sul riconoscimento dei titoli del Diporto, dell’endorsement delle certificazioni ottenute dai centri di addestramento all’estero riconosciuti dall’International Maritime Organization, insomma affrontato la sburocratizzazione, il diritto al voto per il personale imbarcato, la separazione delle carriere, il reinserimento della nostra Categoria tra i lavori usuranti, i benefici previdenziali dovuti alle vittime esposte all’amianto, l’applicazione delle normative internazionali e molto altro ancora. Sono più che fiducioso nei confronti dei miei compagni di viaggio in questa traversata piuttosto lunga, difficile e non priva di ostacoli, esprimendo un particolare ringraziamento a Salvatore Mare ed a tutti gli Amici e Colleghi della LMTC”.

Attendiamo di riportare ai nostri Lettori futuri sviluppi augurando Buon Vento ai nostri connazionali che solcano i Mari di tutto il Mondo da cui molto della nostra economia dipende ed ai quali tanto dobbiamo.

4 thoughts on “Consegnato il documento sulle Criticità del Lavoro Marittimo alle commissioni lavoro, trasporti e cultura della Camera

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