Share

L’estate è ormai finita: è tempo di pensare al prossimo viaggio! Che sia un week end per scappare dalla routine o pochi giorni in più per rigenerarsi, è sempre il momento giusto per partire!

Complici i voli low cost, sempre più diffusi, e le nuove attività ricettive che si stanno sviluppando in questi anni (airbnb, masserie, aziende vinicole), i viaggi mordi e fuggi sono in costante crescita. I city break, ovvero una manciata di giorni di vacanza (di solito dai 2 ai 5) utilizzati per scoprire una città nuova, magari attraverso le pagine di un romanzo o seguendo gli itinerari dei film, sono una delle tendenze più in voga in materia di viaggi. Si viaggia più spesso, infatti, ma per meno tempo.

Se solo qualche anno fa le vacanze brevi a medio raggio alla scoperta delle città più belle rappresentavano il 40% del totale dei pernottamenti in Europa ed era il 20% delle entrate derivanti dal turismo internazionale, ora questi dati sono in forte crescita. Dati che si incrociano con la crescente domanda di viaggi culturali. Sia in Italia che all’estero. Basti pensare che l’Italia vince tra le destinazioni preferite, scelte dal 75%, tra chi viaggerà all’estero, seguita dalla Spagna (17%) e dalla Francia (14%), alle quali si aggiunge il Portogallo. Per questo motivo, da qualche anno, anche Tel Aviv e Gerusalemme, principali città israeliane, provano a proporsi sul mercato italiano come mete per un city break, mostrando il proprio lato inedito, fatto di eventi sportivi e manifestazioni culturali, di vita notturna e vocazione alla tecnologia. In Israele dalla fine di marzo le spiagge sono già aperte e attrezzate per apprezzare da subito l’altra sponda del Mediterraneo.

Come ogni anno, anche quest’anno sono stati assegnati i World Travel Awards, che hanno visto Lisbona vincitrice in più categorie – le più importanti sono: Europe’s Leading City Destination 2018 e Europe’s Leading Cruise Port 2018 – confermando il Portogallo tra le mete preferite per viaggi on the road, dai surfisti, e da coloro che vogliono assaporare buon vino e godersi la bellezza di paesaggi unici al mondo.

Citybreak in Portogallo, dove andare: la guida di Lilly.

Lisbona, Porto o la Valle del Douro sono tre destinazioni ideali per un city break pittoresco e vivace tra i suoni, colori e sapori della cultura portoghese. Dimenticatevi gli itinerari tradizionali: con i consigli di Lilly si scoprono mete poco battute e percorsi enogastronomici a sorpresa.

Liliana Navarra è un’italiana che vive a Lisbona da oltre 10 anni e da oltre 3 anni si occupa di turismo, è una guida, accompagnatrice e interprete. Nel 2012 apre https://lillyslifestyle.com, l’unico blog in lingua italiana dove si raccontano Lisbona e il Portogallo.

Per questo motivo ci è sembrato quasi scontato chiedere a lei una mini guida sull’enoturismo in Portogallo.

Grazie ai suoi consigli potrete degustare un vino come si beveva all’epoca romana. Immaginate vigne autoctone centenarie, e vino conservato in giare di terracotta alcune delle quali con una capacità di 300 litri. Se siete curiosi visitate Amareleja in Alentejo, è la zona più calda del Paese, dove potrete scoprire il vino di talha portoghese che sta per concorrere all’Unesco come patrimonio culturale ed immateriale dell’umanità. Il clima di questo territorio, non proprio gradevole per noi umani, è stato uno dei punti di forza per le vigne centenarie, a piede franco, che lì si trovano. Vigne, che grazie al calore e alla resistenza a certi insetti, non furono innestate con le vigne americane e quindi sono ancora quelle autentiche come in epoca romana.

Il vino prodotto nelle talhas resta a lungo in contatto con le vinacce. Poiché la produzione non è standardizzata tra i piccoli produttori artigianali, il processo di vinificazione può variare di luogo in luogo. In alcune aree, il vino è separato prima dal mosto e poi imbottigliato, mentre in altri resta a contatto con le vinacce fino a poco prima del consumo. Poiché questo vino non è filtrato con un processo industriale o chimico, il prodotto finale può essere leggermente torbido. Ha un sapore insolito rispetto alla maggior parte dei vini di produzione commerciale e di solito è bevuto giovane.

Un gioiellino che vale la pena visitare e degustare!

Se invece siete patiti di design che però ingloba la cultura del vino, il Torre de Palma Wine Hotel fa sicuramente al caso vostro. Risalente al 1338, il Torre de Palma Wine Hotel è nato nel 2014. Ispirato allo stile di vita della famosa famiglia Basilii (ex abitanti delle vicine rovine romane di Torre de Palma) e alle tradizioni dell’Alentejo, questo hotel è un progetto a 5 stelle dedicato al vino dell’Alentejo e offre esperienze autentiche. L’hotel ha ben 8 case alentejane, 5 Loft rurali, 5 suites situate nell’antica stalla e la Villa Romana, la suite principale che possiede anche una sala e una zona soggiorno. Questo hotel di charme nel cuore della regione vinicola dell’Alentejo non esisterebbe se non fosse per la sua identità principale: la produzione di vino e, di conseguenza, l’enoturismo. La magica cantina è l’ex-libris di Torre de Palma e il simbolo della cultura del vino dell’hotel. Oltre ad un’ampia area vitata, c’è anche una stanza piena di botti di vino, una sala per la degustazione dei vini, una zona di produzione del vino e numerose attività ricreative e culturali organizzate attorno ai vini dell’Alentejo. La cantina e i vigneti della Torre de Palma Quinta si trovano nel cuore della regione di Alentejo, permette ai propri ospiti di degustare i vini prodotti in piccoli volumi e con spirito artigianale, ma anche di vivere esperienze uniche: escursioni in sella a un cavallo lusitano, osservazione delle stelle, passeggiate, laboratori di cucina, birdwatching o giri in mongolfiera sulle pianure Alentejo. Sicuramente una cartolina indimenticabile da consigliare per vivere un’esperienza affascinante e rigenerante.

E per finire non non può mancare nel bagaglio di un viaggiatore amante del buon vino e cibo, una visita alle cantine di Porto, che siano in città oppure sulla Valle del Douro. Le cantine di porto si trovano a Villa Nova de Gaia, un distretto a sud della città di Porto e sulla sponda opposta del fiume Douro, dove il vino Porto viene tenuto in grandi botti ed invecchiato e delle quali la visita è diventata una delle esperienze assolutamente da non perdere durante un giro in città.

Le app e i siti per scoprire nuovi itinerari.

Il city break permette di vivere a pieno la scena urbana, conoscere di persona novità e trasformazioni, vivere usi e costumi come “veri” abitanti, entrare in sintonia con i luoghi passeggiando per le città accompagnati dai residenti.

E proprio per trasformare viaggi ordinari in esperienze straordinarie, siti e app come Getyouguide.it, permettono al viaggiatore di conoscere le città che visitano, guardandole con gli occhi di chi le vive ogni giorno. Nata da un’inconveniente di viaggio, grazie all’offerta di esperienze e consigli personalizzati, permette di organizzare visite ed escursioni nell’arco della stessa giornata, e tanto altro.

Insomma, la contaminazione di arte, cultura, gusto e perché no sport, con il turismo è ormai assodata. Si è passati da essere turisti a diventare viaggiatori, che non si accontentano più di visitare, ma vogliono immergersi nell’esperienza della destinazione con tutti i cinque sensi.

Sapori autentici, tipicità locali, abbinamenti originali. La scelta enogastronimica è sempre più un aspetto rilevante della vacanza, un elemento che valorizza e arricchisce il viaggio. I city break permettono di assaporare un nuovo modo di viaggiare, sempre a caccia di cultura e di esperienze food & wine da ricordare anche dopo la vacanza. Passeggiare tra le botti dove il vino invecchia in religioso silenzio e dove si possono fare degustazioni e acquisti, oppure esplorare le vie del vino lungo le quali i filari di vigne si succedono aggrappati alle colline. Non esistono esperienze non realizzabili!

Il city break è un nuovo modo di vivere il turismo urbano e propone questa alternativa: chi viaggia, vede e racconta le informazioni più esclusive, i progetti più innovativi, le tendenze più interessanti, i paesaggi, gli edifici e i sapori che ha scoperto nel tragitto.

È una visione globale del viaggio e delle vacanza, che mette insieme sostenibilità e scoperta, esplorazione e curiosità. In estrema sintesi, tutto ciò che collega scelte, società, sviluppo, consumo e scoperta. È il nuovo lifestyle che conta già tantissimi sostenitori.

1 thought on “City break e turismo urbano.

Leave a comment.