Terre del Primitivo
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Articolo di Elisabetta Atzeni

Manduria (ITALIA)

Per la vendemmia c’è ancora da aspettare, non per la degustazione. Immergersi nelle terre del Primitivo diventa un’esperienza sublime. Per la qualità del prodotto offerto e, a cornice, per l’ospitalità dei suoi abitanti. Non solo. Si aggiunga a questa miscellanea la scoperta dei gioielli artistici e architettonici che ruotano attorno ai comuni di Manduria, Oria, Erchie, Avetràna, Maruggio, Torricella, Lizzano, Torre Santa Susanna.

Otto centri consorziati nel GAL Terre del Primitivo che mette insieme undici soci privati in corsa per un posto di riguardo giustamente atteso dopo gli sforzi fatti per l’attuazione del Piano di Sviluppo Locale. E qualcosa si muove. I progetti e i traguardi raggiunti sono stati presentati a un gruppo di giornalisti esperti del settore che hanno avuto modo di toccare con mano e sentire con il palato i deliziosi frutti di questa terra che impregnano i sensi e vanno con lo sguardo oltre le lunghe distese di ulivi e i filari di viti che caratterizzano questi territori dell’area salentina, a cavallo tra le province di Brindisi, Taranto, Lecce.
Il santuario di Santa Lucia a Erchie, la chiesa rupestre di San Pietro di Crepacuore nelle campagne di Torre Susanna e quella madre di Manduria, la fortezza di Avetrana, solo per citare alcuni degli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico dell’area. Ma il consorzio Terre del Primitivo ha portato avanti altre iniziative a sostegno delle attività produttive: ha contribuito alla nascita di nuovi B&B oltre aver sostenuto le aziende a diversificare le produzioni in agricoltura.

Investimenti di largo respiro e puntate alla valorizzazione di un territorio, quello sud occidentale della regione che raccoglie i frutti di un lungo lavoro nell’ambito dello sviluppo sostenibile. I prodotti di questa terra, dal vino all’olio passando per i formaggi e la frutta, vivono una nuova giovinezza puntando su una qualità nostrana altra che saprà sedurre anche il viaggiatore meno esperto. Lo stesso che si incanterà nel vedere qui le vestigia delle diverse civiltà: da quella ellenica, di cui le mura messapiche sono il segno più evidente, a quella romana e bizantina. Ed è proprio percorrendo l’arte e la storia di quest’area che si arriva ad apprezzare lo spirito che anima il Salento meta appetibile per un turismo variegato.

 

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