Non ci sta niente da fare, per fare ristorazione ci vogliono sicuramente tanti requisiti, e saper cucinare oltre che trafficare tra i tavoli è importante, ma tra i primi c’è che le persone bisogna amarle, bisogna saperle prenderle ciascuna per il verso suo, ci vuole insomma una grande empatia ed una grande umanità.
Il salame di Mugnano rappresenta ancora oggi il salume delle feste, quelle che pur riunendo talvolta il sacro col profano continuano ad essere feste concrete, fatte di valori familiari e gioia, pertanto un rosso frizzante della Penisola Sorrentina Doc come il Gragnano sarebbe un abbinamento ideale grazie al brio ed all’eleganza contadina che entrambi sono capaci di evocare con la loro genuina rusticità.
Il chorizo è tra i salumi più famosi di Spagna, condiviso col Portogallo e presente in tutti quei paesi influenzati dall’ispanica cultura che hanno contribuito a renderlo internazionalmente diffuso tanto da essere apprezzato persino in Italia
Anche il sake, inconfutabilmente bevanda colta ed elegante per le origini e rifermenti storico-culturali, possiede un’anima pop come quella dei salumi, capace di flettersi ed adattarsi a spuntini informali piuttosto che a taglieri pregiati per squisitissimi abbinamenti.
La cecina è un prodotto di grande evocazione storica e davvero tradizionale che si abbina perfettamente al Pinot Grigio, allo Chardonnay ed ai più satinati Franciacorta ma che si sposa benissimo anche con vini più territoriali come un Verdejo della denominazione Rueda un rosato a base di uve Prieto Picudo.