La Poesia è uno stato di grazia che investe quegli animi capaci di provare emozioni e sentimenti, ma soprattutto è quella forma d’arte che si avvera anche grazie a chi trova il coraggio di esprimerla, dichiarando la propria sensibilità. L’espressività è importante, come certamente lo è anche il metodo, ma è sorprendente quanto la scolarizzazione, talvolta, sia ininfluente ad aprire la via alla musa ispiratrice, che talvolta inciampa proprio sul preteso rigore della metrica che talvolta offusca quell’umanità di cui i versi s’hanno da intridere.
Don Mario 1946 è tra le ultime creazioni di Gerardo Di Dato, maître pâtissier accademico e decano della pasticceria campana. La Don Mario 1946 è una torta ispirata dalla figura di Mario Manzo, il secondo tra i maestri di Gerardo Di Dato, durante il praticantato svolto dall’ottobre 1984 al gennaio del 1986 ed il quale ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore e nell’artigianalità di Gerardo.
La passione di Gerardo Di Dato per l’arte pasticcera è radicata nella terra che lo ha visto crescere, nelle giornate vissute col padre Salvatore nei frutteti di famiglia e dallo stupore che provò per la prima volta a tredici anni quando andò in visita nel laboratorio di pasticceria di suo zio Franco.