La Poesia è uno stato di grazia che investe quegli animi capaci di provare emozioni e sentimenti, ma soprattutto è quella forma d’arte che si avvera anche grazie a chi trova il coraggio di esprimerla, dichiarando la propria sensibilità. L’espressività è importante, come certamente lo è anche il metodo, ma è sorprendente quanto la scolarizzazione, talvolta, sia ininfluente ad aprire la via alla musa ispiratrice, che talvolta inciampa proprio sul preteso rigore della metrica che talvolta offusca quell’umanità di cui i versi s’hanno da intridere.
Dalla comparsa dell’ostrica sulla Terra alla storia dell’ostricultura fino alla descrizione di alcune delle tipologie più ambite del Mar Mediterraneo e qualche consiglio sull’abbinamento.
Il Mosaico per Procida da mosaico di vino diventa sempre di più mosaico di persone che si stringono attorno a Procida e Nicola Scagliola è uno di questi, La sua enoteca, tra le storicissime di Napoli, è la prima ad aderire e sarà la prima ad avere in dono la bottiglia celebrativa, grazie alla libera donazione per aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati da Identità Mediterranea.
Al via la collaborazione del MAVV-Wine Art Museum con l’associazione Identità Mediterranea per Mosaico per Procida.
La Famiglia Gimmelli è un riferimento per il vetro e le bottiglie di pregio in Campania, ha da sempre aderito a progetti di valore ed ha dato subito il suo contributo a Mosaico per Procida fornendo le bottiglie per il vino celebrativo per la Capitale della Cultura 2022.
Nella giornata del 4 dicembre prossimo venturo, giorno della festività liturgica di Santa Barbara, alle 10:30 verrà presentato ufficialmente preso la Chiesa Madre di Scafati, il Comitato Tecnico-Scientifico-Culturale per la Valorizzazione, Fruizione, Salvaguardia e Promozione del Real Polverificio Borbonico. L’evento avrà luogo anche nella successiva domenica del 5 dicembre alle ore 20:00 presso il nuovo tempio di San Francesco da Paola in Scafati.
L’amministrazione comunale di Castel San Giorgio ce la sta mettendo davvero tutta e, negli ultimi tempi, l’agenda si è di molto infittita di iniziative concrete per ridare un volto territoriale più garbato alla cittadina dell’entroterra salernitano, prendendo iniziative sia di natura gestionale che culturale.
Nella mattinata di domenica 21 novembre si è svolto, presso l’aula consiliare del Comune di Castel San Giorgio, un dibattito dal titolo “Donne & Diritti. Parliamone”.
Questa bottiglia è figlia di un’epoca che traccia di per sé una linea di demarcazione per la storia di questa bellissima realtà vitivinicola, in quanto costituisce l’ultima prodotta dalla sapiente mano di Luigi Di Meo e che riluce tuttavia del tocco cipressiano.
Il Camilu Langhe Nebbiolo Docg del 2018 possiede una luminosissima veste color rubino con orli sottilmente granato, si presenta cristallino e di buona consistenza.
Don Mario 1946 è tra le ultime creazioni di Gerardo Di Dato, maître pâtissier accademico e decano della pasticceria campana. La Don Mario 1946 è una torta ispirata dalla figura di Mario Manzo, il secondo tra i maestri di Gerardo Di Dato, durante il praticantato svolto dall’ottobre 1984 al gennaio del 1986 ed il quale ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore e nell’artigianalità di Gerardo.
La Quadratura del Cerchio, oggi evoluta in Cipresso 43 e che con l’edizione del 2017 di viaggi ne ha compiuti ben 20, inscrive nel suo perimetro non una semplice area vitivinicola con una tessitura che sa di geografia, geologia, altitudine, latitudine, orografia e clima, ma un tratto orbitale contenente misticismo e teologia, la teologia operosa e creativa di un nuovo punto di partenza per il pensiero enologico: il terroir diffuso, conditio sine qua non per ottenere il Vino d’Autore, unico, irripetibile.
Ci sono pochi posti dove il mare è disposto ad entrare fin dove l’uomo domina i fuochi delle cucine, portato dal vento attraverso le finestre delle casette, i vicoli e le stradine, per benedire la Dieta Mediterranea che mani laboriose ed esperte celebrano con la stessa risolutezza e cura con la quale i pescatori issano le reti, estraendo rispettosamente dalla materia prima tutta la sua marinara essenza ed il suo sapore più autentico per comporre piatti gustosi.
Il Costacielo Bianco Igt Campania 2019 è brioso nella sua veste giallo dorata, viva e luminosa che, fluttuante al calice lascia orli di buona consistenza.
Non esattamente un vino del ‘900 ma sicuramente frutto dell’anarchia enologica di un produttore che sa essere custode della viticultura di quell’epoca e che sa fare grandissimi vini rossi.
Lo stato di salute dell’economia vitivinicola irpina è riscontrabile anche dal fatto che le stesse cantine stiano facendo continue richieste per ottenere personale enotecnico altamente specializzato al De Sanctis che non può altro che andare fiero di questa costante fiducia rinnovata nell’essere istituto di formazione enologica di eccellenza tra i primissimi in Italia.