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Dopo  le ultime due mostre “dal vero”, stavolta proseguiamo il nostro viaggio artistico nel profondo web per imbatterci in misteriose, impalpabili creature, immagini simboliche di esseri viventi, vegetali, animali realizzate con diverse tecniche: dall’olio su canvas, alla matita e olio su carta.Zoologia e biologia che divengono la fonte ispiratrice artistica per una profonda riflessione sul mondo e sulla mente umana.

Dal primo momento in cui mi sono imbattuta nelle opere di Federico Cortese, su Google +, dentro di me ho voluto fortemente che diventassero il soggetto di questa webmostra.

L’ho contattato e, dietro il monitor, ho subito percepito una sensibilità e una delicatezza espressiva personale, oltre che artistica, e nonostante le condizioni allora non fossero favorevoli, ho discretamente tenuto aperto il filo del discorso con lui.

Nelle opere di Federico Cortese ciò che maggiormente si evince è la quasi ossessiva ricerca del particolare nei diversi linguaggi visivi che il mondo ci propone, una visione iperrealistica della vita  tale da scaraventare il fruitore in uno shock da presa di coscienza della bellezza della realtà, anche minima, nascosta, che ci circonda.

Una realtà nei confronti della quale il mondo ha misera attenzione – se non addirittura nessuna –  per ignoranza, per insensibilità, per comodità, per distrazione, che, invece, è qui rappresentata con una padronanza della tecnica, una perizia artistica e una sensibilità verso ciò che ci gira intorno che ha dello straordinario.

Questa è l’Arte Cortese –mai parafrasi fu più pertinente –  che vi presentiamo. Una visione che attraverso lo shock amaro e ironico della bellezza renda consapevoli di ciò che, fuori, dentro, intorno, siamo.

E di ciò che ogni giorno, a piene mani, distruggiamo.

Viviana Maxia

 

L’AUTORE

Federico Cortese

Pittura, grafica

www.saatchiart.com/ico71

www.behance.net/federico_cortese

www.facebook.com/federicocortese1971

www.federicocortese.com

Federico Cortese è nato nel 1971 a Torino, dove vive e lavora. Dopo studi secondari scientifici, consegue la laurea specialistica in architettura. Disegna da sempre, prediligendo la pittura ad olio su tela ed il disegno a matita e olio su carta, attraverso l’utilizzo di tecniche miste e di materiali occasionali come, cementite, filo legni, spilli. Nella sua ricerca artistica è principalmente interessato allo studio del linguaggio. Si intenda per linguaggio un qualsiasi strumento di comunicazione o di rappresentazione di una data realtà.

 

Il linguaggio artistico

Il linguaggio in generale ha delle regole che lo governano e dei segni che lo rappresentano. Federico Cortese dedica la sua ricerca a estrapolare queste regole e questi segni dal contesto per il quale sono stati creati, per generare delle possibili variazioni e nuovi risultati o significati. In questo senso, sono e possono diventare oggetto della sua ricerca le tecniche di rappresentazione cartografica, i disegni architettonici, le illustrazioni tratte da un manuale di anatomia, le immagini pornografiche, o i codici a barre sulle confezioni dei prodotti commerciali, e così via. Essi sono tutti codici di rappresentazione dotati di regole e di una sintassi che derivano dallo scopo per il quale sono stati creati, e che l’autore  prova ad isolare come se fossero una struttura decorativa.

Cosa succede se si applica quella struttura ad un altro linguaggio? Come cambierà il suo significato? Cosa rimarrà del significato del linguaggio originario?

Allo spettatore che guarda (e – si spera – riflette) l’ardua sentenza.

 

LA MOSTRA: ARS CORTESE

09 GRANDE FARFALLA COLORATA DEF

La webmostra ARS CORTESE, stavolta presenta una gallery tematica principale, inconfondibilmente e ironicamente “fissata”, dal titolo PLEASE DO NOT KILL BUTTERFLIES.

Ma noi, oltre a quest’ultima, vogliamo proporvi una piccola antologica atraverso alcuni esempi di altre serie come ALBERI SECCHI (Withered Tree) del 2004, oltre ad alcune brevi istantanee delle serie STELLE RIFLESSE NEGLI OCCHI (the stars reflected in the eyes), IN ASSENZA DI DIO (In the absence of God) e LA MISURAZIONE DELLO SPAZIO (The measurement of space), che speriamo di poter ospitare prossimamente in tutte le loro declinazioni su Mediterraneaonline.

 

PLEASE DO NOT KILL BUTTERFLIES – Spilli, olio e matita su carta, dimensioni variabili – 2014

“Per favore, tutti questi animali morti… Certo, non tutti possiamo o riusciamo a diventare vegetariani. Certo, forse in certi casi la sperimentazione medica ha bisogno di loro per ottenere risultati. Ma dobbiamo davvero ucciderli anche per le nostre attività frivole?… E’ proprio necessario far crepare così tanti maialini rosa davanti ad una cinepresa? Abbiamo davvero bisogno di sezionare squali ed imbalsamarli in formaldeide, di far morire di fame cani randagi legati ad una catena nell’angolo di una galleria, o di far impazzire formichine innocenti dentro contorti tubi di plexiglass?

 Per fare questi disegni, nessuna farfalla è stata uccisa.”

(F.C.)

GALLERY 

 

ALBERI SECCHI  (Withered Tree) Olio e matita su carta, 2004

“La struttura di un albero è semplice e curiosa: delle ramificazioni nell’aria per captare la luce, delle ramificazioni sottoterra per captare il nutrimento. Ma rami e radici sono simili: entrambe si sviluppano linearmente, finché ad un certo punto, seguendo un algoritmo scritto nel codice genetico della pianta, si dividono, si biforcano, oppure si triplicano, sviluppandosi nello spazio con un andamento che sarà sensibile agli ostacoli del terreno, oppure alle condizioni climatiche del luogo. Il disegno dei rami spogli e delle radici, appiattito dalla semplicità di una campitura a matita, crea un ricamo, un’orditura immaginaria che potrebbe essere generata infinite volte, sempre diversa.”

(F.C.)

 GALLERY

 

Altre serie:

STELLE RIFLESSE NEGLI OCCHI (the stars reflected in the eyes)

IN ASSENZA DI DIO (In the absence of God)

1 IN ABSENCE OF GOD DEF

LA MISURAZIONE DELLO SPAZIO (The measurement of space)

1 STAG BEETLE DEF

 

 

3 thoughts on “StART_Up! presenta ARS CORTESE

  1. Immaginavo che l’arte di Federico avrebbe colpito la sensibilità e il bisogno di bellezza e natura di alcune persone. Ne ero sicura e i vostri commenti lo dimostrano

  2. Il magico contatto che si crea nel guardare queste opere è balsamo per l’animo, che se ne nutre senza saziarsi. Complimenti, bellissima webmostra!
    Grazie!

  3. Come viviamo? Quasi sempre senza sapere nulla, senza vedere nulla, senza apprezzare la bellezza che ci sta attorno, ed è proprio la bellezza del nostro quotidiano che ci rende migliori! Grande webmostra!

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