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L’ultimo giorno di settembre è stata inaugurata a Villa Piazzo di Pettinengo la mostra “Ama Sangara, l’arte dell’incontro”, sculture Dogon in terra cruda, aperta fino al 5 novembre. In scena un giovane da poco più di un anno ospite del centro di accoglienza di Pettinengo che col suo nome dà il titolo alla rassegna espositiva. Nato a Tiogou, nella Repubblica del Mali, Stato dell’Africa occidentale senza sbocchi sul mare, Ama Sangara vive a Biella Chiavazza dove lavora tutti i giorni nell’atelier messo a disposizione da Pacefuturo approfondendo la sua ricerca tra memoria e tempo presente, in attesa di un eventuale riconoscimento di protezione internazionale.

L’arte dell’incontro vuole raccontare e condividere con tutti questa magica esperienza attraverso “immagini che ancora ci catturano – afferma Marco Tonon nel saluto inaugurale – come ci catturano e ispirano grandi artisti del primo ‘900 europeo. Il fascino è forte anche se non tutto comprendiamo. Facciamo fatica – continua Tonon – a capire quanti messaggi sottintendono queste figure. È una grande lezione che giunge a noi proprio dal continente da cui tutti noi veniamo”.

“Gli incontri attuali e passati tra Europa ed Africa non sono mai avvenuti in contesti neutrali e partitari, bensì storicamente contraddistinti da squilibri di potere e di conflitto immaginari – scrive l’antropologo Fabio Pettirino – Un oggetto prodotto in tale contesto ne assorbe e restituisce al contempo i significati più profondi. Anche per questa ragione le sculture di Ama Sangara non possiedono soltanto una importante dignità estetica, ma comunicano “un mondo” e divengono espressione morale della memoria di famiglia oltre che esercizio di un diritto negato da episodi politici che non gli hanno consentito di continuare ad essere affermato in Mali”, sua terra di origine.

Info

Fino a 5 novembre, la mostra è visitabile a Pettinengo tutte le domeniche dalle 15 alle 18 e, su prenotazione, telefonando a Pacefuturo: 0158445714.
Possibilità di guida gratuita per le scolaresche in visita

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