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Una vecchia fotocamera con soffietto da una parte, un’Isola da immortalare dall’altra. Così esordisce la presentazione del progetto “Fototeca di Sardegna”, che si snoda in un intenso racconto per immagini della storia culturale, politica e sociale dell’Isola, relativo al periodo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento.

La Biblioteca di Sardegna e l’Editoriale Documenta, con questa interessante iniziativa avviata nel 2008, ci permettono di compiere un viaggio emozionale alla riscoperta dei mestieri del passato, dei giochi, delle feste, delle strade antiche e ruvide che hanno ospitato il passaggio di mezzi di locomozione arcaici e, più avanti nel tempo, delle prime automobili. Ma, ancora di più, il viaggio ci permette di conoscere i volti dei contadini, degli operai, dei soldati, degli uomini di mare e delle donne e madri di un tempo, con la loro eleganza sobria e austera, talvolta in virtù di un’estrazione sociale elevata, molto più spesso frutto di quel senso del decoro che le caratterizzava e che esternavano anche con l’abito della festa, in quelle rare occasioni in cui era presente un fotografo.
Le immagini sono corredate di brevi didascalie in cui è possibile leggere, oltre all’indicazione temporale e ai nomi dei luoghi e dei soggetti ritratti, aneddoti e ricordi dei protagonisti.

Questi momenti del vissuto personale sono preziose testimonianze che, altrimenti, non si sarebbero potute conoscere e che vanno ad arricchire il quadro storico, sociale e culturale della Sardegna.
Il progetto presenta diverse declinazioni: un archivio fotografico che, a tutt’oggi, conta oltre centosettantatremila fotografie provenienti da circa duecentocinquanta comuni sardi; una collana libraria, denominata “Atlante Sardo”, che ospita preziose monografie fotografiche su ciascun comune coinvolto; le mostre fotografiche allestite in occasione della presentazione ufficiale dei singoli titoli.
Un risultato unico e di grande valenza culturale non solo per la Sardegna, ma per l’Italia intera, ancor più perché il progetto, nel 2013, ha varcato il mare ed è approdato in Toscana e in Emilia Romagna.

Il prezioso lavoro di recupero e trasmissione del patrimonio storico e culturale svolto dall’Editoriale Documenta e dalla Biblioteca di Sardegna non si limita alle immagini. Nel 2007, infatti, è nata la collana libraria “Raccontando”, comprendente trenta volumi in cui sono state raccolte circa tremila testimonianze orali sulla vita sociale, economica, ricreativa e culturale di ventisette comuni isolani nel primo cinquantennio del Novecento. Un patrimonio di saperi che, senza la ferma volontà dei due enti e la collaborazione volontaristica delle curatrici – tutte donne, come per le raccolte fotografiche –, sarebbe andato perduto. In Sardegna la trasmissione orale è insita nella cultura stessa dell’Isola, anche per motivi di carattere storico, e risulta particolarmente apprezzabile l’impegno affinché quel che un tempo si tramandava comunque da una generazione a un’altra, magari grazie a un racconto di fronte al camino, venga preservato dall’oblio a cui la velocità di cambiamento del mondo moderno inevitabilmente lo condannerebbe.

Il comune denominatore di questi encomiabili progetti è la ricerca sul campo che ha, come presupposto, il coinvolgimento e la collaborazione delle famiglie. Il senso di appartenenza è, in tal senso, fondamentale. Sentirsi parte di una comunità e voler condividere con essa i propri ricordi è ciò che ha reso possibile la buona riuscita di questi percorsi di preservazione della memoria. Non un recupero fine a se stesso, dunque, ma realizzato per farne dono ai sardi di ieri, di oggi e di domani. Dal legame col passato, infatti, si gettano i ponti per il futuro, si coltiva la possibilità di far conoscere alle nuove generazioni non solo il vissuto dei propri antenati, ma anche l‘insegnamento morale e civico che da esso si può ricevere. E così, un passo dopo l’altro lungo il sentiero del ricordo, si percorrono le tappe di una storia altra, parallela a quella ufficiale, che quest’ultima arricchisce e di cui riempie i vuoti. Perché il cammino di un popolo non è solo frutto delle scelte di chi lo guida, ma anche e soprattutto delle piccole azioni di ciascuno, sia nel privato sia all’interno della comunità. A queste, e al prezioso lascito che in esse è custodito, hanno saputo guardare la Biblioteca di Sardegna e l’Editoriale Documenta, imprimendo un nuovo impulso alla tutela di un patrimonio altrimenti nascosto ai più, e conferendo il giusto riconoscimento all’inestimabile valore della condivisione della memoria.

Biblioteca di Sardegna
Di sede a Cargeghe, in provincia di Sassari, è la prima biblioteca interamente dedicata al libro sardo e la prima struttura archivistica a esclusiva vocazione regionale dell’intero territorio nazionale. Aderisce al Sistema Bibliotecario Regionale della Sardegna e al Sistema Bibliotecario Nazionale, detiene il Fondo “Fototeca di Sardegna”, il Fondo anastatico dell’opera pianistica, cameristica e sinfonica del compositore sardo Lao Silesu (1883-1953) e il Fondo librario del giornalista e intellettuale Francesco Spanu Satta (1912-1974).
Partecipa a importanti iniziative culturali in Italia e all’estero ed è accreditata a svolgere attività di tirocinio formativo per gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Sassari; promuove, inoltre, il premio “TesiSarda”, finalizzato alla pubblicazione di tesi di laurea di area umanistica sulla Sardegna, e il premio nazionale “Bibliographica”, rivolto alle tesi di laurea e di specializzazione di disciplina bibliografica, archivistica e documentaria.
Presiede il Comitato Scientifico dell’Editoriale Documenta.

Editoriale Documenta
L’Editoriale Documenta è una casa editrice italiana specializzata in opere a carattere storico (scientifico-saggistico e memorialistico-aneddotico), con un catalogo di oltre 500 titoli pubblicati, tra cui volumi di pregio recensiti dalla critica specializzata di settore, adottati in ambito accademico e universitario e diffusi sul mercato nazionale e internazionale.

Fonti
Biblioteca di Sardegna
Editoriale Documenta

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