Share

Cagliari, nel centenario dai terribili avvenimenti che videro un intero popolo massacrato e deportato, l’associazione culturale Suoni&Pause dedica la XIV edizione della rassegna Le Salon de Musique al ricordo di quella vicenda.

E lo fa con un ricco calendario che dal 16 aprile al 16 ottobre, nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari (in via Dei Genovesi 114), mescolerà musica, poesia e cinema. Nel segno di “La marche dans le désert”, il sottotitolo scelto per la nuova edizione della rassegna: preso in prestito dal titolo di un album di  Irma Toudjian, pianista e fondatrice di Suoni&Pause, rievoca la lunga e straziante marcia degli armeni -tra il 1915 e il 1916- dall’Anatolia orientale alle zone desertiche.

Ad inaugurare l’edizione 2015 di Le Salon de Musique, giovedì 16 aprile alle 20.30, non potevano dunque che essere due artisti capaci di ripescare a piene mani della tradizione musicale e letteraria di quel popolo: il soprano Rosy Anoush Svazlian e il pianista Andrea Manzoni, protagonisti di un concerto intitolatoMelodie armene. Dal geniale Komitas, considerato il padre della moderna musica armena, sino a Cathy Berberian, passando per Parsegh Ganatchian, formidabile compositore e direttore d’orchestra, sino alle struggenti liriche del poeta Sayat Nova, la serata sarà un viaggio lungo i sentieri della memoria e di una feconda cultura millenaria.

Il giorno dopo, venerdì 17 aprile, l’appuntamento è con un videoconcerto che omaggia uno dei più amati cineasti armeni: Artavazd Peliscian, uomo la cui vicenda personale si lega intimamente con gli avvenimenti della sua terra. Del regista saranno proposte le pellicole Le Stagioni (1972, B/N, 30 min.), considerata una delle pietre miliari della sua filmografia, e Gli animali (1960, b/n), accompagnate dalle musiche originali di Arnaldo Pontis e da Matteo Casula alla chitarra.

Sabato 18 aprile si ripercorreranno alcune pagine dell’intenso libro di Antonia Arslan La masseria delle allodole nel reading che vedrà impegnate l’attrice Elena Pau (voce recitante) e la pianista Irma Toudjian.  Elena Pau e Irma Toudjian saranno protagoniste anche della serata di domenica 19 aprile, quando saranno offerte alcune letture dallo strepitoso romanzo di William Saroyan La commedia umana.

Dopo una pausa di pochi giorni, giovedì 23 aprile Le Salon de Musique propone un’altra serata fatta di letture con l’attrice Lia Careddu e Irma Toudjian al pianoforte: questa volta sarà proposto il toccante libro, a cura Alice Tachdjian Pietre sul cuore, il diario della madre della Tachdjian, protagonista a soli sei anni delle violenze perpetrate dai turchi sulla sua gente.

Venerdì 24 aprile è il  giorno della commemorazione del Genocidio armeno: per questa occasione, Irma Toudjian proporrà il concerto La Marche dans le désert”, scritto per ricordare la deportazione verso il nulla di un popolo che, in larga parte, morì per sfinimento durante quella traversata.

Ancora testi di William Saroyan, tratti questa volta dalla raccolta di racconti Il trapezio volante, nella serata del 25 aprile: in scena ci saranno Daniele Meloni(voce recitante) e Irma Toudjian al pianoforte.

Venerdì 29 maggio si prosegue con il videoconcerto Il mio viaggio in Armenia di Ignazio Mascia, con musiche originali di Irma Toudjian al pianoforte.

Domenica 21 giugno in occasione della Giornata europea della musica l’appuntamento è con Le Salon de Musique “en fête”, una serata organizzata in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Siotto.

Si prosegue venerdì 24 luglio con la musica barocca del Duo Divèrbium, formato da Enrica Sirigu (flauto) e Roberta Tagarelli (clavicembalo). La clavicembalista Roberta Tagarelli sarà protagonista anche del concerto di venerdì 31 luglio.

Il 1° agosto, con il concerto di Stefano Guzzetti dal titolo Piano book le Salon de Musique si congeda dal  suo pubblico prima della pausa agostana. La rassegna riprende venerdì 25 settembre con il penultimo appuntamento in cartellone: il concerto Trio jazz con il Lov’n jazz chamber trio composto da Paolo Carrus(pianoforte), Massimo Tore (contrabasso), Roberto Migoni (batteria).

A far calare il sipario sull’edizione 2015 di Le Salon de Musique sarà, venerdì 16 ottobre, un concerto del  Vagues Duo (Andrea Mocci, sassofoni – Megumi Nakanomori, pianoforte) realizzato in collaborazione con la casa discografica Odradek. Si suggella così una volta di più la collaborazione, avviata l’anno scorso, tra Suoni&Pause e Odradek,  un’etichetta indipendente slegata dai meccanismi del mercato, dove gli artisti sono scelti in base al criterio della massima qualità e dell’interesse del programma proposto.

Le iniziative per celebrare i cento anni dal Genocidio degli armeni non si fermano qui: dal 6 al 15 novembre  l’associazione Suoni&Pause, insieme alla società di comunicazione Ojos design, ospiterà la mostra di arti grafiche multimediale La Marche dans le désert, organizzata  per ricordare, informare ma, soprattutto, far riflettere e coinvolgere emotivamente un pubblico ampio. Con quest’obiettivo partirà una chiamata aperta per coinvolgere grafici, illustratori, pubblicitari, fotografi, registi e artisti visivi e musicali. L’iniziativa (analoghe mostre si svolgeranno contemporaneamente a Milano e a Yarevan) si svolgerà sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica armena in Italia e in collaborazione con: Unione Armeni d’Italia, Centro studi e documentazione della cultura armena di Venezia, la rivista 15 Levels di Yerevan.

 Tutti gli spettacoli di Le Salon de Musique cominciano alle ore 20.30. Il costo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto). E’ gratuito, invece, l’ingresso al concerto per la Festa della musica. Per informazioni e prenotazioni: 348 036 28 00. Sito internet: suoniepause.com. Pagina Facebook:www.facebook.com/lamarchedansledesert

Le Salon de Musique è realizzato con il contributo di: Regione autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari. In collaborazione con:Fondazione Giuseppe Siotto e Odradek records.

Gli artisti

LIA CAREDDU

Impegnata in un lavoro di ricerca dei diversi linguaggi teatrali, opera nel territorio regionale della Sardegna e in ambito nazionale e internazionale attraverso diverse esperienze di teatro, cinema, televisione e radio. Socia del Teatro di Sardegna dal 1975, partecipa alla messa in scena dello spettacolo Su Connottu di Romano Ruju e da quel momento è presente in tutte le produzioni del Teatro di Sardegna.

Curriculum vastissimo, di prestigio, quello di Lia Careddu.

Diretta da numerosi e importanti registi da Parodi, a Forioso, da Savelli a Terzopulos, col suo Paska Devaddis di Michelangelo Pira e così via. Tra gli spettacoli di cui è stata interprete si ricordano, Mondo Di Carta regia di Guido De Monticelli, Dal vapore ti scrivo di Mariangela Sedda regia di R. Usai, musiche di Mauro Palmas e con Elena Ledda.

Nella stagione 2010, per la regia di Guido De Monticelli ha preso parte alla messa in scena di Sangue dal cielo da un romanzo di Marcello Fois. Collabora spesso con musicisti tra cui Irma Toudjian. Nel 2011, è La Madre nello spettacolo Nozze di sangue per la regia di Serena Sinigaglia, è nello spettacolo Il ballo delle anime per la regia di Veronica Cruciani. Nel 2012 è protagonista ne Il Cappotto di Gogol per la regia di Guido De Monticelli.

Paolo Carrus

Paolo Carrus è pianista-compositore jazz, forse il più famoso in Sardegna, dall’esordio con Paolo Fresu negli anni “80” con il quale ha collaborato in concerti e registrazioni di dischi tra cui in particolare “Sardegna oltre il Mare” (1990) che ottenne grandi riconoscimenti come sintesi tra il jazz e la musica popolare sarda. Oltre a numerose collaborazioni con altri solisti di chiara fama, Pietro Tonolo, Enrico Rava, Maurizio Gianmarco, Franco Cerri, Billy Cobham, Lester Bowie, Dave Holland e altri, ha svolto attività didattica come insegnante di teoria ed improvvisazione jazz a Sassari (S.P.M), Cagliari (Birdland), e ha ottenuto riconoscimenti come compositore, tra cui nel 1994 ”Premio Sardegna” per la musica,1996 I premio “Scrivere in Jazz”, oltre a menzione speciale al “Posada Jazz 96”, nel 1997 I premio al concorso “Sannio Jazz” e altri. (Fonte: sardegnaspettacolo.it)

Duo Diverbum

Il Duo Divèrbium nasce nel 2011, dall’incontro di due musiciste sarde, Enrica Sirigu e Roberta Tagarelli: pur venendo dalla stessa città, i loro percorsi si sono incrociati ad Urbino, in occasione di un festival di musica barocca. E’ proprio lì che, tra un passo di minuetto e una gavotta hanno deciso di dar vita al Duo Divèrbium, ensemble barocco costituito da un flauto traversiere ed un clavicembalo, e di condividere insieme idee, progetti e proposte, con l’obiettivo di diffondere nella loro terra la musica barocca. Entrambe le musiciste sono infatti legate dal desiderio di riscoprire la musica antica, concepita come parte integrante e fondamentale del proprio passato culturale, e dall’intento di creare insieme un dialogo, un di-vèrbium, quello fra flauto e clavicembalo, al fine di tracciare un sentiero all’interno del mondo della musica barocca, attraverso il quale guidare il proprio pubblico.

Il Divèrbium si è esibito in numerosi concerti nell’isola e, in formazione più ampia insieme alla violinista Elisabeth Lochmann, ha partecipato e vinto il II Premio per la sezione “Musica da camera” al Concorso di Musica Antica “Maurizio Pratola” a L’Aquila e ha inoltre partecipato al Fringe Festival di Utrecht nel settembre 2014.

Stefano Guzzetti

Entrando nel sito di Stefano Guzzetti, compositore e sound designer cagliaritano, si legge (esclusivamente in inglese), “I am a composer and sound designer. I’m based in Sardinia”.Stefano Guzzetti è un artista di grande talento e il suo ultimo disco “At home”, piano solo, ha confermato la sua sensibilità e capacità di saper creare ponti musicali e narrativi che improvvisamente ci portano lontano. Questo disco, distribuito in varie parti del mondo (persino in Giappone) accende una speranza artistica in tutte le persone “based in Sardinia”, dimostra che l’arte non ha confini, che non può essere racchiusa dal mare, da quell’isola tanto maledetta da chi (spesso come individuo) si sente alla deriva. At home è un disco raffinato, nato a 10 chilometri dal Poetto, ma già grande, adulto per poter vivere sulle coste della California, per potersi affacciare sulla Manica o sull’Oceano Pacifico. Le 9 tracce che lo compongono svelano la competenza cinematografica di Guzzetti – recentemente autore della colonna sonora del film “Tutte le storie di Piera” di Peter Marcias, ma anche sound designer di”Capo e croce”, de “I morti di Alos” e di tanti altri film della sempre più sorprendente videoteca sarda – la sua consapevolezza della narrazione, in cui le pause sono quasi silenzi, i ritmi dolci e coinvolgenti, gli andamenti un mantice che si apre e si chiude quasi fosse un respiro, accostano le note del suo pianoforte a un romanzo. “At home” è un piccolo gioiello, un’opera raffinata nella sua semplicità, che ci regala un compositore meraviglioso e un disco che possiamo sentire orgogliosamente sardo e del mondo. (Fonte: Tore Cubeddu su sardegnaspettacolo.it)

LOV’N JAZZ CHAMBER TRIO

Formato da Paolo Carrus al pianoforte, Massimo Tore al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria, nasce con l’intento di esplorare i diversi mondi sonori che costituiscono il jazz contemporaneo.

Il viaggio musicale parte dagli standard, percorre i grandi della musica e approda al repertorio originale passando per il soul jazz.

La cifra stilistica è sempre quella del Lov’n jazz quartet formato dal trio con la cantante Lucia Fodde e caratterizzato dalla cura della forma e dall’eleganza degli arrangiamenti.

Nel trio convive l’esperienza di musicisti di esperienza trentennale come Massimo Tore e Paolo Carrus con la giovane ma già consolidata perizia percussionistica di Roberto Migoni.

Le composizioni originali di Paolo Carrus alternano temi lineari e cantabili come Memories e Mix mood a brani costruiti su armonie ricche di modulazioni come Luna e Organ, per sfociare in pezzi di grande intensità e groove legati all’esperienza del soul jazz come Soul mood e Gig groove. Qua e là fa capolino l’esperienza della big band evocata da Melodrums ovvero la scrittura accademica dello stile ispirato al barocco come Serie.

Motivo conduttore è il piacere di comunicare la forza inarrestabile dello swing che assurge a leit-motiv della musica proposta dal “trio da camera che ama il jazz”.

Andrea Manzoni

Nato nel 1979 inizia il suo percorso musicale all’eta! di 10 anni studiando con numerosi insegnanti tra  i quali: Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, Armen Donelian, John Riley, Alessandro Cerino, Lawrence D. “Butch” Morris, Christian Leroy, Battista Lena, Pierre Vaiana, Antonio Ballista, Nazareno Carusi e Tiziano Poli. Nel 2002 si classifica come III° classificato allo Yamaha Music Competition. Vince con la formazione LoMé il Premio “Umberto Bindi” come miglior brano originale e miglior arrangiamento e sempre con la stessa vengono presentati al Teatro Ariston per il Premio “Tenco” come miglio proposta italiana dell’anno.

Nel 2010 suona nei più grandi Festival, teatri e radio francesi: Taratatà, Alors Chante, Le Createuf, Le Réservoir, Festival Darc, La Boule Noire, Radio France Bleu, Radio Europe 1, Radio France Inter…).

La sua attivita! concertistica inizia molto presto. Vanta collaborazioni sia in ambito jazzistico che pop con artisti del calibro diAldo Romano, Lawrence D. “Butch” Morris, Alessandro Cerino, Irene Grandi, Elio (e le storie tese), Annalisa Minetti.Si esibisce in palchi, televisioni e radio nazionali ed internazionali tra le quali: Heineken Jammin Festival 2010, Taratata! (France 2) , RSI (radio Svizzera) RTSI (Televisione Svizzera), Blue Note Milano, A-Trane di Berlino, Acropolium di Cartagine (Tunisia), E-Luminate Festival di Cambridge, “Strade del Cinema” teatro Romano di Aosta, Goethe Institute, Espace del Veux (Bruxelles), Mantova Musica Festival, Bordighera Jazz&blues, Mendrisio Musica Festival, Film Festival di Locarno, Poestate Lugano, Cervino Film Festival, Libra Festival, Teatro Sociale (Biella), Festival dei Territori di Bellinzona (CH).

Nel 2012 viene pubblicato dall’etichetta elvetica Altrisuoni il suo primo disco con il piano trio dal titolo “Quantum Discord” acclamato da pubblico e critica internazionale.

Dal 2008 collabora con RSI (radio della svizzera italiana) per la produzione delle musiche dei radio drammi e la registrazione per le colonne sonore di film di produzione elvetica, come sideman e compositore. Ha collaborato con il produttore Peter Walsh (Steve Wonder, Simple Mind ecc.) alla realizzazione dell’Ep BugZum della formazione Lome”, lavoro pubblicato nel 2008. Collabora con il compositore/Produttore Artistico Walter Zweifel (John Cage) per la produzione del disco Gadamer assieme al violoncellista Zeno Gabaglio. – www.gadamer.biz (RSI – AltriSuoni).

Nel 2014 con la co-produzione di Rete Due (RSI) e di Meat Beat Records viene pubblicato il suo secondo lavoro come

leader dal titolo “Destination Under Construction”. E’ docente di pianoforte e di Meccanica Fisiologica della Tecnica Pianistica presso la scuola di Musica Sonoria e si occupa di riabilitazione con pianisti che hanno subito traumi da affaticamento cronico o interventi chirurgici alle mani, collaborando con lo psicologo Andrea Sales (Centro Paradoxa di Treviso) e la fisioterapista Elena Anzola.

Ignazio Mascia

Nato a Cagliari dove tutt’ora vive nel centro storico.  Da sempre curioso e appassionato viaggiatore, particolarmente interessato alla storia e alle relazioni tra le differenti culture internazionali è stato in varie parti del mondo da solo con il suo zaino.

E’ stato nel Giappone pre-Fukushima, in Tunisia il giorno dopo la rivoluzione, in est Europa ha vissuto con una famiglia bielorussa, ha incontrato dissidenti politici e oncologi obbligati al silenzio dal regime, in sud America ha viaggiato nell’inverno Patagonico e in Brasile in compagnia di contrabbandieri paraguayani.

Collabora con l’Associazione Onlus Solidando con la quale nel 2013 ha partecipato ad un progetto di cooperazione e sviluppo in Nicaragua del quale ha poi realizzato un video reportage.

Nell’estate del 2014 ha viaggiato in Armenia, ha vissuto con una famiglia locale, ha visitato e filmato i villaggi Yazidi dell’interno, ha intervistato i terremotati di Gyumri ed è stato in Nagorno Karabakh.

Daniele Meloni

Nato nel 1963 è attore e cabarettista. Per la tv ha lavorato per spot pubblicitari promossi dalla Regione Sardegna e per la fiction “Il sequestro Soffiantini”, andata in onda sull’emittente Canale 5. Nel cinema ha lavorato come comparsa nel “Figlio di Bakunin” di Gianfranco Cabiddu e come attore, tra l’altro, in numerosi lavori dei registi Marco Gallus e Giovanni Coda. Negli anni ha accumulato anche diverse esperienze teatrali, sia come attore protagonista in numerose commedie in lingua sarda sia come co – protagonista di lavori firmati da Mario Faticoni o Lucido Sottile. E’ stato anche protagonista di numerosi recital di poesie e racconti per i quali ha lavorato a fianco della pianista Irma Toudjian. 

Roberto Migoni. Nato nel 1986, intraprende lo studio della batteria dall’età di 5 anni. Nel 2001 è ammesso al Conservatorio di Cagliari, nella classe di Strumenti a Percussione del Mº Roberto Pellegrini, dove consegue il diploma nel 2010 col massimo dei voti e la lode.

Dal 2002 si dedica allo studio del jazz, dapprima coi Trikáranos, trio formato con Andrea Cocco e Matteo Marongiu, in seguito partecipando a diversi seminari (Nuoro Jazz 2004-2005, Siena Jazz 2007-2008, Roma Jazz’s Cool 2009) sotto la guida di Ettore Fioravanti, Massimo Manzi, Jeff Ballard, Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, Enrico Rava e Gianluigi Trovesi tra gli altri, aggiudicandosi diverse borse di studio.

Negli anni coltiva la passione per la musica contemporanea, attraverso master con importanti personalità, tra le quali figurano Steven Schick, David Cossin, Michiko Hirayama, François Bedel, Françoise Rivalland, Gaston Sylvestre, Tomas Ondrusek e Markus Stockhausen.

Attualmente suona in diverse formazioni isolane: la “Rural Electrification Orchestra”, ottetto di Massimo Spano, e i “Pianoless”, altro ottetto, di stanza a Sassari, guidato da Giovanni Agostino Frassetto. È membro del Modular Quartet (con Roberto Pellegrini, Francesco Ciminiello e Marco Caredda) e del Modular Ensemble, formazione aperta incentrata sulla lettura delle principali pagine della musica contemporanea per strumenti a percussione, con cui ha eseguito, spesso per la prima volta in Sardegna, opere di celebri compositori, quali John Cage, Louis Andriessen, Steve Reich e Iannis Xenakis. 

Andrea Mocci

Si diploma in saxofono e musica da camera presso i conservatori di “L. Canepa” di Sassari (I° livello) e “G. Verdi” di Milano (II° livello), con massimo dei voti e lode.

Si è perfezionato con E. Rousseau, M. Marzi, J.M. Londeix, C. Delangle, Quatuor Habanera.

Andrea Mocci graduated in saxophone and chamber music in the Conservatory L. Canepa – Sassari and Conservatorio G. Verdi – Milan, with highest honors cum laude. He also studied with E. Rousseau, M. Marzi, J.M. Londeix, C. Delangle, Quatuor Habanera

Debutta come solista a Milano nel 2011 con l’esecuzione di Scaramouche, suite per saxofono e orchestra di D. Milhaud, nella prestigiosa Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

He made his debut as soloist in Milan on 2011, performing “Scaramouche” Suite for Saxophone and Orchestra by D. Milhaud, in the prestigious “Sala Verdi” of the Conservatory in Milan.

Vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali come solista e in formazioni da camera, dal 2012 è docente di Saxofono presso il Conservatorio di Cagliari.

Winner of many National and International competition as soloist and in chamber music, from 2012 he teaches saxophone in the Conservatory of Cagliari.

Megumi Nakanomori

Si diploma in pianoforte al Tokyo National University of Fine Arts and Music.

Nel 2011 vince il I° premio “Beltrami” al concorso di musica da camera presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, e il secondo premio come pianoforte solista nell’European Music Competition.

In 2001 Megumi won the First Prize “Beltrami” in chamber music, in the Conservatory G. Verdi of Milan, and the second prize as piano soloist in the European Music Competition

Dal 2013 fa parte dell’ensemble da camera per lo studio del repertorio del XX secolo, presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.

From 2013 she’s part of the chamber ensemble for the study of the XX century repertoire, in the Academy of the Theather La Scala, in Milan.

ELENA PAU

Nata a Sassari, cresciuta a Nuoro e cagliaritana d’adozione Elena Pau fa parte della scena  teatrale regionale da vent’anni.  La sua formazione d’attrice inizia in radio nel 1987 con Antonio Prost e prosegue in teatro con Marco Parodi; studia canto sotto la guida della musicista Rossella Faa dal 1994 al 1996.

Ha frequentato la scuola triennale per l’arte dell’attore di Cagliari, diretta dal regista Marco Parodi, con uno staff di docenti d’eccellenza, tra i quali Nikolaj Karpov (biomeccanica), Giusi Devinu (impostazione vocale), e Fulvio Fo (organizzazione teatrale).

Esperienze

Nel 2004 e nel 2005 ha collaborato con la radio svizzera in lingua italiana in vari sceneggiati radiofonici con la regia di Marco Parodi: “Fuoco segreto” di Ugo Leonzio, con Pino Micol, Anna Maria Guarnieri, Veronica Pivetti, Elena Pau (nel ruolo di Luisa Baccara); “Cosa sono le nuvole”di Pierpaolo Pasolini con Pino Micol, Davide Garbolino, Elena Pau (nel ruolo di Desdemona)

Nel 2004 ha portato in scena il concerto-spettacolo All’amore io ci credo-le canzoni di Milly, con la regia di Marco Parodi e la direzione musicale di Lorenzo Sabattini all’interno della rassegna Ad Ovest della luna a Monte Sirai.

Nel 2006 è’ stata protagonista di Luna di giorno, un concerto-spettacolo da Pierpaolo Pasolini, con la regia di Marco Parodi e la direzione musicale di Ennio Atzeni.

Nel 2007 ha interpretato la pièce Io sono-l’urlo di Sylvia Plath con la regia di Marco Parodi.

Ha interpretato la donna del mare ed Ursa in Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni, regia di Marco Parodi, al teatro Goldoni di Venezia in occasione della Biennale 2009. Tra gli attori protagonisti, Luciano Vigilio e Gianni Musy.

Nel 2011 è stata coprotagonista (nel ruolo di Frau Jenny), con Simona Guarino nello spettacolo Marx, la moglie e la fedele governante , testo di Adele Cambria, regia di Marco Parodi, che ha debuttato al Teatro Stabile di Genova nella primavera 2013.

Nel 2011 ha debuttato con il concerto-spettacolo “Libertà di canto- Rivista politicamente corretta”, con la regia di Marco Parodi, direzione musicale di Roberto Deidda; testi di Neri Marcorè e Serena Dandini, canzoni di Dario Fo, Fiorenzo Carpi e Paolo Poli .

Le note dei suoi due cd, La valigia dell\’attrice e Libertà di canto, sono firmate rispettivamente da Italo Moscati e Fausto Amodei.

Ha lavorato, nel ruolo di protagonista, per la Rai, Radio Tre Sardegna, in Alba dei giorni bui di Giulio Angioni. 

Arnaldo Pontis

Informatico di professione, musicista elettronico per passione. Vive e lavora a Cagliari e da anni si occupa di nuove tecnologie con produzioni al confine tra multimedia, video e computer art, poesia, musica elettronica e rumorismo industriale. E’ uno dei redattori italiani della rivista newyorkese Chain DLK, per cui scrive recensioni di musica elettronica, noise e industrial. Con il suo progetto individuale  Magnetica Ars Lab vanta diverse produzioni e collaborazioni con artisti della scena elettronica e industriale italiana e internazionale. Tra questi, ci sono il milanese Maurizio Bianchi/MB  (ritenuto uno dei padri fondatori della musica industrial italiana con il quale nel  2013  ha inciso il suo ultimo lavoro su Cd  dal titolo “LoopKlangeNoise” per l’etichetta indipendente Final Muzik di Udine) o altri come Fausto Rossi/Faust’o o Maurizio Arcieri/Krisma.

Nel 1994 ha fondato a Cagliari (insieme al poeta e musicista  Roberto Belli, con cui condivide anche il più recente  gruppo  Brigata Stirner)   il  noto progetto multimediale di musica e poesia Machina Amniotica, ancora oggi in attività e condiviso con i musicisti Marco Rocca e Paola Cireddu. Negli anni ’90 ha collaborato con Corrado Altieri nel duo di musica elettronica TH26.   Entrambi questi progetti musicali  ventennali sono oggi considerati momenti storici di riferimento nella scena musicale sarda. Si è anche occupato della realizzazione di diverse colonne sonore. 

Enrica Sirigu.

Nata a Cagliari nel 1984, studia dall’età di 14 anni il flauto traverso sotto la guida del M° Enrico Di Felice e si diploma nel 2006 presso il Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari riportando la votazione di 9,50/10. Nel 2003 si avvicina al mondo della musica antica seguendo diversi laboratori strumentali. Decide quindi di iscriversi al triennio di I livello in Strumenti Antichi (traversiere) presso il Conservatorio della sua città per poi laurearsi nel 2008 con il massimo dei voti e la lode. E’ la prima in Sardegna ad ottenere questo titolo. Nell’estate 2009 partecipa al corso internazionale di Musica Antica di Urbino seguendo le lezioni di strumento e musica da camera del M° Marcello Gatti col quale decide di continuare a studiare frequentando il biennio di specializzazione in flauto traversiere presso la Civica Scuola di Musica di Milano, dove si diploma brillantemente nel giugno 2012. Nel febbraio 2014 si laurea inoltre al biennio di specializzazione in flauto traversiere presso il Conservatorio di Musica “E.F. Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del M° Marcello Gatti. Si perfeziona inoltre in flauto traversiere e musica da camera con nomi importanti del panorama barocco quali Barthold Kuijken, Sigiswald Kuijken, Lorenzo Ghielmi, Antonio Frigè, Enrico Parizzi, Alberto Rasi, Amaya Fernandez, Aget Zweistra, Daniele Bragetti, Olivia Centurioni. Ha collaborato e collabora con diversi gruppi musicali barocchi quali l’Ensemble Ricercare, l’Ensemble L’Aphotéose, l’Orchestra Barocca Kamus, l’Ensemble L’Invenzione, l’Orchestra barocca della Civica Scuola di Musica di Milano, l’Orchestra barocca del Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona, L’Orchestra Giovanile Montis Regalis. Nel 2011 si è esibita come solista accompagnata dall’Orchestra della Civica Scuola di Musica di Milano in due importanti rassegne musicali: Milano Classica e MiTo; nel 2012, sempre come solista, viene accompagnata dall’Orchestra del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” in occasione della rassegna “Dalle Sei alle Sette” organizzata dallo stesso istituto. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici, laureandosi nel 2010, presso l’Ateneo di Cagliari, al triennio di I livello in Beni Storico-Artistici con una tesi in Storia della Musica, riportando il massimo dei voti e la lode. Attualmente frequenta il Postgraduate (perfezionamento) in flauto classico presso l’Università Mozarteum a Salisburgo.

ROSY ANOUSH SVAZLIAN

Nata a San Francisco, California, è figlia d’arte e proviene da una famiglia armena dalle forti tradizionali artistico-musicali. Inizia giovanissima, all’eta di cinque anni, lo studio del violino sotto la guida del padre, che é secondo violino nell’orchestra del War Memorial Opera House di San Francisco, e ben presto prosegue con il pianoforte. All’età di 17 anni decide di assecondare la propria vocazione per il canto lirico ed inizia a seguire lezioni private. Frequenta inoltre masterclass con artisti di chiara fama come Blanche Thebom, Lucine Amara, e Lili Chookasian.

Nel 2004 decide di completare la sua formazione in Italia, dove frequenta con successo il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, conseguendo il diploma in canto con i maestri Gianni Mastino ed Adalberto Tonini. Partecipa nel contempo a numerose produzioni operistiche e si esibisce in recital solistici in Italia ed all’estero. Le performance piu’ significative in questo periodo sono rappresentate da “L’opera da tre soldi,” (Jenny Diver e Lady Di) K. Weil, “Il piccolo Spazzacammino” (Rose) B. Britten, “La Bohème” (Musetta) G. Puccini, “Il Signor Bruschino” (Marianna) G. Rossini, “L’elisir d’amore” (Adina) G. Donizetti, “Le Nozze di Figaro” (Contessa), e “La Voix Umaine,” di F.Poulenc. Ha anche debuttato il ruolo di Savitri al Teatro dal Verme di Milano nell’opera omonima di G. Holst.

Completa il suo perfezionamento artistico presso l’Accademia della Scala, sotto la guida del Maestro Vincenzo Manno. Nel 2010 su invito di Placido Domingo si é esibita al suo fianco nell’ambito dello Yerevan Perspectives International Music Festival, tenutosi a Yerevan, Armenia. Nel 2011, il Maestro Domingo la invita a partecipare al concorso lirico internazionale Operalia, tenutosi a Mosca, nel quale si esibisce a fianco dei giovani talenti piu’ promettenti della scena lirica mondiale. Nel 2013 ha debuttato il ruolo di Anoush, nell’opera omonima di Armen Tigranian presso il teatro dell’opera di Stato di Yerevan.

Roberta Tagarelli

Nata a Cagliari nel 1980, ha intrapreso lo studio del pianoforte all’età di 5 anni, per poi diplomarsi nel 2000 presso il Conservatorio G.Verdi  di Torino, sotto la guida della Prof.ssa Annamaria Cigoli. Successivamente ha ottenuto il diploma accademico di perfezionamento di pianoforte con la qualifica “eccellente” presso l’Accademia Internazionale Superiore di Musica “L.Perosi” di Biella e il Brévet d’enseignement all’Ecole Normale “Alfred Cortot” di Parigi. Nel 2005, dopo aver conseguito col massimo dei voti presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino il diploma di II livello di pianoforte e il diploma di clavicembalo,  ha scelto di dedicarsi completamente alla studio della musica antica e del clavicembalo e di perfezionarsi presso l’Universitaet fuer Musik und darstellende Kunst di Vienna, sotto la guida del M°Gordon Murray.

Ha partecipato a masterclass di clavicembalo con insegnanti quali Bob van Asperen, Menno van Delft, Pierre Hantai e Beatrice Martin e ha ottenuto riconoscimenti  in numerosi concorsi (Premio Scarlatti per due anni consecutivi al concorso “G.Gambi” ). Nel maggio del 2008 si è esibita a Torino e a Mondovì in veste di solista, sia al clavicembalo che al fortepiano, accompagnata dall’Orchestra dei “Giovani dell’ Academia  Montis Regalis”. Nel febbraio del 2009 ha concluso i propri  studi presso il Conservatorio G.Verdi di Torino, ottenendo il diploma di II livello di clavicembalo col massimo dei voti e la lode e nello stesso anno si è esibita come solista  nella chiesa di S.Chiara a Cagliar e in duo col celebre gambista Paolo Pandolfo. Nel febbraio 2010 ha suonato a Torino presso il Teatro Baretti per lo spettacolo “Venti sigarette a Nassyria”, diretto dal regista Aureliano Amadei e ha partecipato, in veste di continuista al clavicembalo e all’organo a dei concerti tenuti a Les Invalides a Parigi e Ginevra. Nel novembre dello stesso anno ha partecipato in veste di continuista all’organo per una produzione dell’Oratorio di Natale di J.S. Bach presso la Cattedrale di Notre Dame a Parigi.

Nel giugno 2012 ha conseguito brillantemente con il massimo dei voti il Master di Clavicembalo, sotto la guida di Olivier Baumont, presso il Conservatoire Nationale  de Musique di Parigi

Nel marzo 2013 ha partecipato ad una tournée in Francia con la Baroque Balkan Band di Jean Christophe Frisch per la realizzazione dello spettacolo « WUWEI ».

Successivamente è stata invitata a esibisirsi come  solista nell’ambito della rassegna « Clavecin en France 2013 » e ha suonato all’Opera Garnier  di Parigi e all’Opera Royale di Versailles in occasione del Gran Galà organizzato per festeggiare i 300 anni de l’Ecole Française de Danse.

Nell’aprile 2014 ha partecipato alla 2 edizione del concorso internazionale “Wanda Landovka Competition”, riportando il primo premio assoluto per la categoria solistica e il primo premio assoluto per la categoria “I concerti di Bach per clavicembalo e orchestra”

All’attività concertistica affianca quella di insegnamento, in qualità di docente di clavicembalo presso il Conservatorio di Lagny (Francia).

Massimo Tore

 Si interessa di jazz, musica classica e barocca, improvvisazione  radicale.

Da 30 anni circa attivo nel campo del jazz, e dal 1993 collabora con Massimo Ferra e Roberto Pellegrini nel Kilim trio, una formazione che può per certi versi essere definita jazz ma che incorpora e sublima ogni elemento presente nel background musicale dei tre musicisti, spaziando fra tutti i generi senza soluzione di continuità, ricercando la sua musica intesa come un tutt’uno: suoni, silenzi, timbri, colori, e molto altro.

Ha suonato sin dal 1985 in orchestre sinfoniche e d’opera e di musica da camera.

Membro stabile dal 1997 dell’Orchestre des Champs Élysées diretta da Philippe Herreweghe, con la quale fa tournée in tutto il mondo e registra regolarmente per Harmonia Mundi, ha collaborato anche con altre importanti orchestre su strumenti d’epoca come la celebre orchestra barocca “Les Arts Florissants”, “Anima Eterna”, ed  altre come “Auser Musici”, “Accademia del ‘700”.

Dal 2001 insegna contrabbasso, e dal 2004 contrabbasso classico, jazz e musica d’insieme al Conservatorio di Cagliari.

Irma ToudjianIrma Toudjian

Pianista e compositrice di origine armena, nata in Libano, ha perfezionato gli studi musicali a Parigi presso l’Ecole Normale Supérieure de Musique/Alfred Cortot.

Dal 1990 si è stabilita a Cagliari dove nel 1994 ha fondato l’Associazione Suoni & Pause.

Ha ideato e organizzato per dieci anni il concorso per pianoforte Premio Gramsci e, dal 2001, due festival che hanno annualmente luogo a Cagliari: Le Salon de Musique e Racconti d’Armenia. Il festival Les Arts Florissants de la Sardaigne, ha luogo a Parigi ogni anno.

Ha inciso tre CD delle sue composizioni: Ritratti nel 2005, March in the desert nel 2008, L’Attente nel 2011 e nel 2006 il CD Aghen che contiene un’ampia raccolta di musiche armene di Komitas e Gurdjieff/de Hartmann.

Vagues Duo

Il duo Vagues, duo internazionale formato da Megumi Nakanomori (Giappone) al pianoforte e Andrea Mocci (Italia) ai sassofoni, nasce dalla comune interesse dei due musicisti per la Musica Nuova.

Debuttano nel 2012 per il Festival delle Cinque giornate di Milano, con l’esecuzione di 10 nuove composizioni di 10 compositori milanesi, ispirate ai racconti di Italo Calvino.

In seguito si esibiscono per il Festival “Suona Francese”, eseguendo musiche di F. Schmitt, L. Robert e B. Mantovani.

Sono fondatori e membri attivi di Microstagione, associazione per lo studio e la promozione della musica contemporanea.

Si sono distinti in duo in diversi concorsi.

Leave a comment.