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Al campo volo di Serdiana la Sardegna Film Commission ha organizzato l’incontro con la stampa sarda. Presente tutta la troupe di Task Force45, il regista Beniamino Catena e i protagonisti Raoul Bova e Megan Montaner, la “Pepa” della telenovela spagnola “Mistero”.

Il film è stato ideato e scritto da Sandrone Dazieri, Beniamino Catena, Giovanni Robbiano e Nicoletta Polledro, interpretato da Raoul Bova e Megan Montaner, diretto da Beniamino Catena, prodotto da RB Produzioni per RTI Mediaset. La serie sbarca in Sardegna per ambientarvi gli scenari dell’Afghanistan tra i paesaggi mozzafiato del Sulcis Iglesiente e le montagne del Guspinese. Tra gli altri protagonisti della fiction Ugo Pagliai (interpreta il padre del maggiore, poi sparirà in circostanze misteriose), Romina Mondello e Andrea Sartoretti (funzionari dei servizi segreti italiani)

Un’ora rubata alle riprese per parlare di questo progetto, a cui Raoul Bova, protagonista e produttore con la sua RB produzioni, crede molto. Ci incontriamo vicino all’hangar che ospita l’aereo che verrà usato per le riprese del film, “questo modello di aeroplano è stato scelto appositamente perché somiglia molto a quello usato in Afghanistan”, ci confessa Manuele Levanti (amministratore della Società Lugori che si occupa di turismo a 360 gradi) che ha aiutato la troupe nella logistica dell’organizzazione delle riprese nelle miniere e nei territori del Sulcis iglesiente.

Nevina Satta con un attore del filmDiciamo subito che il merito di aver proposto con forza la Sardegna come location ideale per molte produzioni è la instancabile direttrice e vice presidente di Sardegna Film Commission, Nevina Satta (nella foto). Una delle missioni della Film Commission è proprio quella di promuovere la Sardegna come “red carpet naturale” per le più diverse produzioni, grazie a le nostre scenografie naturali di eccezionale bellezza.

Il lavoro di promozione è servito, in questo caso e in tanti altri. “C’è un nuovo e interessante movimento nel mondo delle produzioni cinematografiche e televisive che riguardano la nostra isola”, afferma soddisfatta Nevina Satta.
Ci sono luoghi che conservano la loro storia millenaria, luoghi come le miniere o le coste sulcitane. Ci sono pianure, spiagge, montagne piccoli borghi o angoli urbani che possono ispirare altri luoghi o atmosfere. Tante scenografie naturali per altrettanti possibili, realistici set.

I territori sardi coinvolti che, con Fondazione Sardegna Film Commission e Igea Spa, sono i Comuni di Guspini, Domusnovas e Serdiana, hanno messo a disposizione le proprie ricchezze paesaggistiche ed ambientali, i patrimoni immobiliari ed i monumenti naturali nello spirito di una forte sinergia con la società RB Produzioni Srl. La valorizzazione del proprio territorio rappresenta un importante investimento per la Sardegna, in grado ora di mostrarsi al mondo come location unica nel suo genere.

Così per il film “Task Force45 – Fuoco amico”, hanno scelto il Marocco, Malta e soprattutto la Sardegna, perché incredibilmente somigliante ad alcuni luoghi desolati dell’Afghanistan. “Chiaramente abbiamo optato nella trasposizione geografica del film per l’impossibilità di girare direttamente sul posto”, dice il regista Beniamino Catena, “la Sardegna in particolare è un luogo fantastico anche per la sua ospitalità e disponibilità”.

Qual è la trama del film?

Il film racconta tante storie intersecate tra loro. Naturalmente l’azione della Task Force45 (La Task Force 45 è un’unità militare interforze di Forze speciali italiane NdR), è sempre il soffondo che regge ogni storia, ogni azione eroica o invece poco chiara. “Fuoco amico”, significa appunto qualcuno che combatte contro di noi, anche se ufficialmente alleato nella guerra contro i talebani (la TaskForce è formata da diverse nazioni che fanno capo alla Nato, di cui l’Italia è una parte molto importante NdR).
Storia ufficiale e storia nascosta, servizi segreti deviati, controspionaggio e “zone oscure”, che fanno di questo film d’azione e d’avventura una miscela esplosiva.

Come si compone la serie?

Saranno otto puntate trasmesse da Canale 5 il prossimo inverno.

Raoul Bova, ci racconti questo progetto

Raoul Bova e la troupe di Taskforce 45Il film racconta una parte del mondo delle missioni militari poco visibile, non è tanto il ruolo ufficiale dei nostri militari che si arruolano e partono per le missioni all’estero, a me interessava anche l’aspetto legato alle persone, ai sentimenti. Si parla molto di rapporti umani, di relazioni, si vede il lato umano di questo mondo, altrimenti legato solo alla guerra. Poi si raccontano le strategie di depistaggio, le zone oscure che determinano il nascere del “fuoco amico”. Sullo sfondo c’è sempre la guerriglia ai Talebani, che ad oggi decine di missioni internazionali non sono riuscite a debellare.

Qual è l’obiettivo del film, visti gli argomenti molto importanti che trattate e quale pubblico volete raggiungere?

Vogliamo raggiungere il più ampio target di spettatori possibile. E’ un film d’avventura, anche se sullo sfondo ci sono riferimenti a storie realmente vissute dai nostri militari.

Megan, per te è la prima volta che lavori in Italia, come ti trovi? Anche rispetto ai ruoli che solitamente sei abituata ad interpretare.Megan

Mi trovo benissimo, la mia difficoltà è sempre la lingua, che però riesco a superare studiando e con l’aiuto dei miei colleghi. Questo set è diventato una vera famiglia, si è creata una bella atmosfera. Sono contenta anche di interpretare un ruolo completamente diverso dal solito, è bello poter recitare in altri contesti e con attori bravissimi è tutto molto più semplice.

Sinossi
In Afghanistan, il maggiore dell’esercito italiano Enea De Santis, carismatico comandante delle forze speciali Task Force 45, svolge il suo incarico presso l’esercito italiano mentre cerca segretamente le tracce di suo padre, Romeo De Santis, ucciso in un attentato poco chiaro tre anni prima. Si imbatte in Samira, bellissima ragazza afgana che lavora a Recovery e che è stata prima paziente, poi allieva del padre e scopre da un prigioniero talebano che se vuole saperne di più sulla morte del padre deve cercare Gemini. Forze oscure delle istituzioni corrotte li incastrano spacciandoli per traditori. Enea e i superstiti cercheranno tra mille peripezie di raggiungere l’Italia per dimostrare la propria innocenza. Tra gli altri protagonisti della fiction Ugo Pagliai (interpreta il padre del maggiore, poi sparirà in circostanze misteriose), Romina Mondello e Andrea Sartoretti (funzionari dei servizi segreti italiani).

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