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Questo articolo è il primo di questa rubrica che riguarda il Concours Mondial de Bruxelles (CMB), dove per prima cosa presenterò il concorso, e poi cercherò di introdurvi ai vini degustati nell’edizione 2017, che sono stati premiati dai giudici, con l’assegnazione delle medaglie.
L’idea è quella di percorrere un viaggio virtuale attraverso le regioni vitivinicole del Mediterraneo, andando alla scoperta di zone di produzione che rappresentano maggiormente i vini medagliati del concorso.
Un viaggio da condividere insieme, in luoghi di comprovata storicità e bellezza, dove la produzione del vino è in continua evoluzione riservandoci a volte delle interessanti scoperte.

Per prima cosa, che cos’è il Concours Mondial de Bruxelles?

Il CMB è nato a Bruges nel 1994 per volontà di Louis Havaux, il suo fondatore, nel 1999 la competizione si è ampliata, inserendo un concorso specifico per i superalcolici, distillati e liquori in genere, che prende il nome di Bruxelles Spirits Award, oggi questo concorso non è più all’interno del CMB ma viene svolto separatamente dalla competizione dei vini.
Nel 2006 una grande svolta, poiché il CMB decide di diventare itinerante, conferendo così un ruolo più internazionale al concorso stesso.
Le edizioni oramai sono tante, tutte svoltesi in paesi ospitanti dell’Europa, dove i degustatori, più di trecento, arrivano oltre da cinquanta paesi diversi del mondo.
La competizione si svolge in tre giorni, dove i giudici, divisi per commissioni, degustano non più di 50 vini al giorno dando ad ognuno di essi un voto espresso in centesimi, che serve a conferire le medaglie: argento, oro e gran medaglia d’oro, per ogni categoria di appartenenza.

Credito Fotografico: Foto Uff. CMB edizione 2017 – Valladolid

L’ambizione principale del CMB è quella di offrire ai consumatori finali una garanzia attestata data dalle degustazioni dei giurati, i quali ogni anno vengono valutati rigorosamente.
Nel 2004 iniziò un’importante collaborazione con un team di ricercatori dell’Istituto di Statistica dell’Università Cattolica di Lovanio, che elabora in ogni edizione i risultati e lo studio del profilo di tutti i degustatori, a cui poi viene inviato il risultato della propria prestazione, in confronto alla propria commissione di assaggio, e rispetto alla prestazione media di tutti gli altri degustatori.

Credito Fotografico: Foto Uff. CMB edizione 2015 – Jesolo

Inoltre, dopo la consegna delle medaglie, vengono fatti dei controlli sui vini attraverso analisi di campioni acquistati sullo scaffale.
Tutte queste verifiche sono tese a garantire il consumatore finale, che attraverso il marchio del Concours Mondial de Bruxelles può riconoscere ed accertare la qualità dei vini che comprerà.

Il 2018 ci porterà un’ Edizione Storica

Credito Fotografico: Foto Uff. CMB edizione 2015 – Jesolo

Dopo venticinque anni dalla sua fondazione, il Concorso ha subito diversi cambiamenti importanti acquisendo una reputazione altissima, grazie ai suoi fondamenti che sono basati sul rigore assoluto dalle degustazioni, ai degustatori e tutta l’organizzazione stessa.

Questa edizione sarà importante perché per la prima volta il CMB uscirà dall’Europa per arrivare a Pechino.

Credito Fotografico: Foto Uff. CMB edizione 2017 – Valladolid

L’Asia sarà una vera sfida, perché oltre alla complessa organizzazione logistica, di cui è stimato un trasferimento da Bruxelles di circa 75 tonnellate fra i campioni di vino e attrezzature necessarie allo svolgimento del concorso, ci sarà un’interessante novità che riguarda il sistema di valutazione dei vini.
Con questa edizione il CMB entrerà totalmente nell’era digitale!
Le schede di degustazione classiche saranno sostituite da tablet, che permetteranno ai degustatori, e soprattutto ai presidenti di giuria, di operare in maniera più efficace focalizzandosi esclusivamente sulla degustazione, senza dover verificare i punteggi e la consegna delle schede, che a volte risulta essere un po’ complicata, essendo questo un momento in cui si deve fare grande attenzione. Questa tecnologia è stata testata in alcune commissioni nell’edizione 2017 a Valladolid, con risultati molto positivi. Quindi questa novità introdotta, faciliterà notevolmente il lavoro dei giudici.
Un altro dato interessante è stato il raggiungimento del record di campioni ricevuti quest’anno (2017) che è arrivato a 9.080, un numero a dire il vero considerevole.
Thomas Costenoble, il Direttore Generale del CMB in merito a questo risultato, ci informa che per il 2018 si aspettano un risultato maggiore, e che si riserveranno di chiudere anche anticipatamente le iscrizioni al concorso, appena arriveranno alla soglia dei novemila, perché vogliono mantenere il livello qualitativo delle degustazioni e dell’organizzazione generale molto alto.
Un’altra curiosità per questa edizione sono le 1.000 candidature ricevute da parte di esperti Cinesi, che si sono proposti per far parte dei panel di degustazione durante i giorni del concorso a Haidian.
Mai prima d’ora era arrivata una richiesta così massiccia, quindi la direzione del CMB ha previsto un rigoroso processo di selezione, poiché i posti disponibili saranno solo 60.
Ci sarà una prima selezione secondo i parametri dettati dal CMB, fatta da un team locale, successivamente l’organizzazione stessa del CMB, procederà alla selezione finale.

Saranno previsti inoltre dei seminari specifici per i vini che provengono dal resto del mondo, in modo da avere un panel di degustatori cinesi in linea con la metodologia di degustazione codificata a livello internazionale.
E’ una consuetudine del CMB organizzare, il giorno prima dell’inizio degli assaggi, per tutti i degustatori dei seminari, che variano ogni anno a seconda del paese ospitante. Di solito vengono affrontati argomenti che trattano dalle zone di produzione, ai vitigni e altro.
Nell’ultima edizione Italiana di Jesolo, per esempio furono organizzati sei laboratori sui vitigni autoctoni come: il Montepulciano d’Abruzzo, il Nebbiolo, il Vermentino, il Primitivo, il Sangiovese e il Nero d’Avola, il focus era di far conoscere alcune delle nostre varietà più importanti.

Quest’anno come attività di supporto all’evento, saranno organizzate delle degustazioni dei vini Cinesi specifiche per gli assaggiatori stranieri, in modo da far conoscere maggiormente questa realtà che sta diventando sempre più interessante a livello produttivo, attestandosi su una media di 11 milioni di hl per il 2017. Anche la qualità dei vini Cinesi si è innalzata molto, pertanto sarà davvero esaltante conoscere questa “nuova realtà emergente”.

Nell’edizione di Valladolid ho degustato una batteria di 12 Cabernet Sauvignon Cinesi e devo dire che i vini provenienti dalla provincia di Xinjang hanno avuto, almeno per quanto riguarda le mie valutazione, degli ottimi punteggi in un range da 84 a 88 punti su 100.

Fonte: www.inumeridelvino.it

Questo importante dato produttivo, ha spinto il CMB ad organizzare inoltre un Simposio durante il quale gli esperti occidentali condivideranno la loro visione dei vini Cinesi e della filiera produttiva locale.

Resta una peculiarità di questo concorso, lavorare per diffondere la qualità dei vini, dopo i risultati degli assaggi. Infatti gli aspetti fondamentali del concorso resteranno invariati, in questa tappa asiatica, che permetterà ai partecipanti di creare nuovi contatti di lavoro, scoprire nuovi mercati e vini altrettanto interessanti.
Questo lo scopo primario e essenza del Concours Mondial de Bruxelles.

Comunicazione: cosa vuol dire vincere una medaglia?

Spesso in questi anni ci siamo chiesti quale è la funzione, per un’azienda, di ricevere una medaglia, e spesso ci siamo resi conto di quante volte l’acquisizione di questa non sia stata sfruttata appieno.
Nel 2014 il CMB stipulò un rapporto di collaborazione con L’Università degli Studi Udine attraverso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti – DIAL al fine di sviluppare uno studio di comune interesse inerente alla valutazione delle performance delle aziende vitivinicole Italiane generate dalla partecipazione e dall’ eventuale acquisizione di riconoscimenti dal CMB. Ci furono diverse occasioni di incontri in quell’anno con le aziende che avevano partecipato, e durante questi incontri furono comunicati dal Dott. Federico Nassivera, i primi risultati di uno studio “in itinere”, che intendeva focalizzare l’attenzione sulle notevoli potenzialità e opportunità offerte dalla partecipazione al CMB.

Credito Fotografico: Foto Uff. CMB edizione 2017 – Valladolid

Per un’azienda vitivinicola comunicare i propri vini è fondamentale, ed i modi per farlo non sono molti, in prima battuta la presenza costante del produttore è fondamentale, conoscere il proprio lavoro e saperlo trasmettere in ogni singolo dettaglio al consumatore finale. Come seconda considerazione credo che un riconoscimento internazionale, o una recensione su una guida, possano essere determinanti per accedere ad alcuni mercati, dove la garanzia di una medaglia, data da stimati degustatori, può far avvallare con più facilità l’entrata o meno in uno specifico mercato.
Quindi come considerazione finale, vorrei dire che avere una medaglia può aiutare, ma come tutte le cose è l’utilizzo che se ne fa che può fare la differenza!

Alcune date da ricordare

La 25 a edizione del Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà dal 10 al 13 maggio 2018 nel distretto di Haidian a Pechino, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Pechino, del Distretto di Haidian a Pechino e del Beijing International Wine and Spirit Exchance (BJIWSE).

TUTTE LE INFO PER SAPERNE DI PIU’ LE TROVATE CLICCANDO QUI 

I campioni dei vini dovranno essere spediti entro il 1 marzo 2018 a Bruxelles, clicca qui per tutte le informazioni riguardanti le spedizioni dei campioni

1 thought on “Il Concours Mondial de Bruxelles

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