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Il 25 novembre si celebra anche a Cagliari la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Le iniziative per questa commemorazione hanno come fine la sensibilizzazione della popolazione a un tema che troppo spesso occupa le prime pagine dei giornali: la violenza di genere. Rendere cosciente ogni donna dei propri diritti, renderla consapevole delle proprie potenzialità anche fisiche, per reagire ai soprusi di oggi e di sempre, è l’intento delle iniziative che ruotano intorno alla data del 25 novembre a Cagliari come in tutto il mondo.

Il 25 novembre si commemora il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nel 1960 durante il regime domenicano di Rafael Leonidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana per oltre 30 anni. Dal 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando governi, organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere. La violenza sulle donne si consuma ogni giorno: sono quasi 7 milioni, secondo i dati dell’ultimo rapporto Istat, le vittime che hanno subìto qualche forma di abuso nel corso della propria vita, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 30 anni. Praticamente uno donna su tre. Secondo poi quanto emerge nel dossier “Rosa Shocking 2″ dell’associazione We World Onlus, su un campione di persone under 30, uno su tre sono gli episodi di violenza subiti dentro le mura di casa.

Il via alle iniziative cagliaritane è stato dato lunedì 21 con Un calcio o un pugno alla violenza, in piazza Yenne dove Francesco Pandolfi, maestro di arti marziali, accompagnato dal Team Sardegna Special Olympics, ha coinvolto il pubblico presente nella dimostrazione di come reagire nei casi di aggressione alla persona. Un percorso di sensibilizzazione, quello di Francesco, iniziato già da mesi con le numerose presentazioni del suo libro Uscire dalla violenza si può e dedicato a Valentina Pitzalis e a tutte le donne che hanno subito o subiscono violenza.

Il Comune di Quartu Sant’Elena si è mobilitato con una tavola rotonda dedicata alla parità di genere svoltasi nell’ex Convento dei Cappuccini. Un evento per tutta la cittadinanza voluto dal sindaco Stefano Delunas, dall’assessore alle politiche sociali Marina Del Zompo e con la partecipazione di Anna Maria Busia consigliere regionale, Fiorella Pilato prima donna ad entrare nel CSM e Susy Ronchi giornalista.

La Fidapa Cagliari e l’associazione Socialismo Diritti e Riforme hanno promosso la quarta edizione di Foglio Bianco. Un foglio disteso su piazza Costituzione a Cagliari dove è stato distribuito materiale informativo sulla violenza di genere.

La Polizia di Stato in collaborazione con l’Università di Cagliari nell’ambito della campagna informativa nazionale …Questo non è amore ha messo adisposizione nei giorni 24 e 25 novembre un camper presso il Polo Universitario della Cittadella di Monserrato dove un team multidisciplinare ha fornito consigli utili e supporto qualificato alle donne vittime di violenza.

Numerosi anche i libri presentati fra i quali Donne morte senza riposo, un’indagine sul muliericidio di Nereide Rudas, Sabrina Perra e Giuseppe Puggioni.

Ferite e futuri è la collettiva di pittura a cura di Rossana Corti inaugurata al MEM di via Mameli 164. Sempre al MEM si terrà il 26 novembre la conferenza pubblica TrasformAzioni contro la violenza nascosta e Donne e Oncologia: Progetto Fattore K-Abbracciamo un Sogno” con coordinatrice Francesca Cardia Direttrice testata Sardegna Medicina, moderatrice Maria Dolores Palmas infermiera DH – Ospedale Oncologico Businco, rappresentanti del gruppo Abbracciamo un Sogno, la psiconcologa Chantal Lussu e l’oncologo Daniele Farci dell’Ospedale Oncologico Businco.

Fra le iniziative dedicate alla difesa dell’incolumità fisica sabato 26 la palestra Falcon Fitness di via dei Carroz 14 con il patrocinio della Fidapa Quartu organizza una full immersion di allenamento con dimostrazioni di tecniche di Krav Maga a cura del maestro Daniele Portas. Sistema di difesa personale di origine israeliana nato in ambienti ebraici dell’Europa centro orientale e sviluppatosi in Israele nel XX secolo. Il Krav Maga è oggi lo stile di combattimento più diffuso fra le forze dell’ordine in tutti i paesi del mondo. All’appuntamento iscritte oltre 150 fra ragazze e donne di tutte le età. Si inizia alle ore 9.00 per una giornata all’insegna della consapevolezza.

Consapevolezza in queste giornate è un no alla violenza in ogni sua forma: psicologica, sessuale, economica, familiare, fisica. Prendere consapevolezza che esistono i mezzi per una reazione all’offesa può contribuire a salvare delle vite. Vite di donne troppo spesso discriminate, considerate subalterne rispetto all’uomo a causa di credenze e superstizioni spesso legate alle religioni, retaggio del passato, che ancora si insinuano nelle culture collettive. “si assiste a un vero e proprio ritorno alle origini, alimentato da un fanatismo che si accanisce particolarmente contro il sesso femminile” sono alcune parole tratte da Dio odia le donne, l’ultimo libro di Giuliana Sgrena che denuncia l’origine del femminicidio.

 

 

 

 

 

 

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