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Amnesty International organizza a Sassari 26 marzo alle 16.30 nell’aula Lessing del Dipartimento di Scienze Umanistiche e sociali (via Roma 151) dell’Università di Sassari il convegno “La crisi dei diritti umani in Nord Africa e Medio Oriente”

amnestyCosa si può fare per contrastare il fondamentalismo islamico e per difendere i diritti umani delle persone che vivono in Siria, Iraq, Libia e in tutte le zone colpite dalla minaccia dell’Isis? Ma, soprattutto, come e perché si è arrivati a questa situazione, con milioni di sfollati e decine di migliaia di morti? Saranno questi i temi al centro dell’incontro “La crisi dei diritti umani in Nord Africa e Medio Oriente. Persone, comunità e cittadini” in programma giovedì 26 marzo alle 16.30 nell’aula Lessing del Dipartimento di Scienze Umanistiche e sociali (via Roma 151) dell’Università di Sassari. L’iniziativa, organizzata dal gruppo Amnesty International di Sassari e dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e sociali, sarà un’occasione importante di riflessione e denuncia su quanto sta accadendo in Medio Oriente e Nord Africa, e sulle violazioni dei diritti umani in corso in quelle aree.

Ne parleranno Riccardo Noury, portavoce nazionale di Amnesty International Sezione Italiana, Alberto Merler e Giuseppe Contu dell’Università di Sassari, Silvia Pigliaru del Centro di accoglienza per rifugiati Baja Sunajola di Lu Bagnu. Moderatore Andrea Vargiu dell’Università di Sassari. Sarà proiettata una significativa testimonianza da Tunisi di Zeyneb Samandi ricercatrice del Centre d’Etudes Economiques et Sociales.

L’ingresso è libero.

CONTATTI GRUPPO AMNESTY SASSARI
Cell: 3356548609
Mail: gr269@amnesty.it
Facebook: pagina Amnesty International Sassari
Twitter: @AmnestySassari

AMNESTY INTERNATIONAL, CHI SIAMO

Amnesty International è un’organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L’associazione è stata fondata nel 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l’amnistia dei prigionieri di coscienza. Conta attualmente due milioni e ottocentomila soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi. Nel 1977 Amnesty riceve il Premio Nobel per la Pace per aver “contribuito” a rafforzare la libertà, la giustizia e conseguentemente anche la pace nel mondo”. L’anno successivo riceve il premio delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo. Dal 2007 la missione di Amnesty International è quella di svolgere ricerche e azioni per prevenire e far cessare gravi abusi dei diritti umani per la realizzazione di un mondo in cui a ogni persona siano riconosciuti tutti i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e da altri atti sulla protezione internazionale dei diritti umani.

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